Piazza Fontana, Mattarella: “L’unità del popolo italiano ha sconfitto gli eversori”

Il presidente della Repubblica ricorda una delle pagine più buie della nostra storia

Francesco Ammendola / LaPresse in foto Sergio Mattarella

ROMA (LaPresse) – “In quel tragico pomeriggio del 12 dicembre 1969 un ordigno provocò a Milano, a Piazza Fontana, una strage immane. E diede avvio a un attacco eversivo contro la Repubblica. Gli assassini spezzarono vite innocenti, gettarono nel dolore e nella sofferenza tante persone, colpite in modo fortuito per aggredire l’intera collettività. E innescarono una spirale di terrore, per destabilizzare e far gravare per anni sulla nostra democrazia una minaccia. Con ulteriori lutti, violenze, fratture”. E’ quanto dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

L’unità del popolo italiano

“Il popolo italiano – aggiunge il Capo dello Stato – ha saputo sconfiggere gli eversori grazie alla propria unità e ai valori radicati nella sua storia, nella sua cultura, nella vita sociale. Anche se il costo umano di questa battaglia di libertà e di civiltà è stato assai elevato”.

Il ricordo commosso del presidente Mattarella

“Nel giorno dell’anniversario, il pensiero va, commosso, alla memoria delle vittime. E a quanti, familiari, discendenti, non hanno mai smesso di ricordare e testimoniare. Cogliendo tutta la portata dell’offensiva portata contro la nostra convivenza. Cercando con ostinazione la verità anche quando essa era offuscata da ritardi e manipolazioni. E trasmettendo alla società e alle giovani generazioni la necessità di una partecipazione attiva per contrastare gli strateghi della tensione e della paura” aggiunge Mattarella.

I valori della democrazia sono l’antidoto contro la violenza

“L’aggressione alle istituzioni, pianificata spargendo sangue di cittadini inermi, è stata respinta grazie al prevalere della solidarietà e della cultura democratica. È una lezione della storia, che vale per il futuro: gli ordinamenti liberi e democratici prevalgono quando le loro fondamenta sono basate su valori condivisi, capaci di unire al di là delle legittime differenze di idee e interessi, quando promuovono libertà e giustizia, contro chi usa violenza per scopi di sopraffazione”.

La strage di piazza Fontana, una ferita incancellabile

“Una verità piena e conclusiva non ha ancora coronato le lunghe e travagliate vicende giudiziarie. Questo nonostante il lavoro encomiabile e coraggioso di magistrati e servitori dello Stato, che hanno svelato responsabilità e trame di matrice neofascista, occultate da intollerabili deviazioni. La Repubblica non potrà mai cancellare il segno profondo della ferita che le è stata inferta, ma rivendica con orgoglio il valore della risposta corale che la comunità nazionale è riuscita a fornire sia nei confronti dell’eversione nera sia del terrorismo brigatista”. E’ quanto dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricordando la strage di piazza Fontana.

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