GENOVA – Costerà oltre 200 milioni di euro e ci vorrà un anno circa per vederlo in piedi. È il progetto del nuovo ponte che il capoluogo ligure è già pronto ad accogliere a braccia aperte. Per lasciarsi alle spalle una tragedia, impossibile da dimenticare, ma che deve essere senza dubbio il punto da cui ripartire. Per rialzarsi, senza se e senza ma: “Alla fine dell’anno prossimo lo vedremo in piedi mentre a inizio 2020 lo inaugureremo”. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli.
Cantiere già partito, squadre decise: oggi il via alle demolizioni
Un cantiere già partito, una settimana per la cantierizzazione completa. Oggi sono iniziate le demolizioni. Il nuovo ponte sul Polcevera sarà costruito da Salini Impregilo insieme con Fincantieri grazie ad un progetto eseguito da Italferr. Fondamentale l’idea dell’architetto genovese Renzo Piano il quale si era detto orgoglioso dell’apporto che avrebbe potuto dare alla sua città. Non ci sarà, dunque, ‘Cimolai’, il gruppo di Pordenone che si pensava potesse partecipare almeno alla costruzione e che comunque ha annunciato di non voler presentare ricorso contro la decisione definitiva. Dalla stessa società, leader mondiale nella costruzione di infrastrutture di grandi dimensioni, hanno fatto sapere di rinunciare ad ogni azione avversa alla decisione di affidare ad altri l’incarico per la ricostruzione del ponte di Genova.
Un gesto importante, fondamentale per non bloccare alcuna procedura e consentire al lungo iter di andare avanti spedito. I tempi, come detto, sono di 12 mesi, 202 milioni al netto dell’Iva il costo totale: “Ha partecipato alla gara l’eccellenza italiana e straniera con progetti di altissimo livello. Li ringraziamo tutti”. Così il commissario Bucci che aveva annunciato Renzo Piano come supervisore tecnico ed un team che garantirà massima qualità.
Le specifiche tecniche
Dal punto di vista tecnico, per la realizzazione del ponte dovrebbe essere impiegato un impalcato in acciaio, con una travata continua di 1100 metri di lunghezza costituita da 20 campate. Il progetto dovrebbe prevedere 19 pile in cemento armato di sezione ellittica posizionate ogni 50 metri.
