Ponticelli, i clan pronti a tornare alla stagione delle bombe a mano

Ponticelli, i clan pronti a tornare alla stagione delle bombe a mano
Ponticelli, i clan pronti a tornare alla stagione delle bombe a mano

NAPOLI –

Alta tensione nel quartiere Ponticelli: era tutto pronto per un raid dinamitardo nelle palazzine popolari. La bomba sequestrata nel grattacielo in via Luigi Franciosa (feudo dei De Micco) sarebbe stata usata per danneggiare l’abitazione di un ras rivale. Probabilmente con un ‘blitz’ dei gruppi armati nel cuore della notte. Ma la polizia è stata più veloce e ha sequestrato l’ordigno dopo una soffiata. Ha trovato anche un fucile a canne mozze, una pistola e decine di munizioni. 

Per la squadra mobile, è il segnale che i clan qui sono alla resa dei conti. Gli agenti hanno approfondito la mappa geocriminale: non è stato ancora possibile risalire al responsabile e la denuncia per il sequestro è a carico di ignoti. Ad oggi non si sa chi abbia nascosto l’arsenale nella palazzina. Via Franciosa è considerata una sorta di roccaforte per i De Micco, soprannominati Bodo. E i loro nemici storici sono i De Luca Bossa-Minichini, ma gli inquirenti non escludono che anche gli ex alleati De Martino possano essere degli obiettivi. Dopo le scintille nelle scorse settimane, non è stata siglata la pace. Almeno ufficialmente. Insomma il quadro non è ancora chiaro. Di certo chi ha lasciato l’ordigno nel grattacielo, lo ha fatto per usarlo nel giro di 24-48 ore. E’ la pista battuta dalla Procura, dopo il blitz di venerdì pomeriggio, quando i poliziotti del commissariato Ponticelli e della squadra mobile, insieme a unità cinofile della Finanza, hanno scoperto un vero e proprio arsenale pronto all’uso. Probabilmente la polveriera era stata appena stoccata nell’edificio: qualcuno potrebbe aver assistito al trasferimento delle armi. Di certo le pattuglie sono arrivate qui dopo poche ore. Ma perché depositare una polveriera in quella zona? Chi la avrebbe usata e perché? Sono tutte domande che si pongono gli inquirenti in queste ore.

Qui la tensione è salita alle stelle nella faida tra i De Micco-De Martino e i De Luca Bossa-Minichini. Più di recente ha raggiunto livelli mai visti prima con la scissione tra i Bodo e gli XX De Martino. Basta esaminare i fatti di cronaca: a Ponticelli i clan hanno fatto ricorso ad armi anche da guerra. Venerdì in via Franciosa sono stati  sequestrati un fucile a canne mozze, una pistola semi automatica calibro 45, la bomba a mano, diversi caricatori e un ingente quantitativo di munizioni di vari calibri. Insomma una polveriera da primo fronte bellico. Nello stesso stabile hanno individuato anche un laboratorio per il confezionamento e il taglio di sostanze stupefacenti. 

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