Pordenone, smantellata una baby gang che agiva contro coetanei e disabili

Operazione della Polizia di Stato

LaPresse - Matteo Corner

La Polizia di Stato di Pordenone ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare a carico di un minorenne, indagato unitamente ad un coetaneo, entrambi appartenenti ad una baby gang. Per i reati di tentata rapina pluriaggravata, tentata estorsione in concorso, spaccio di sostanze stupefacenti, truffa e appropriazione indebita.

Le indagini hanno accertato che le vittime delle violenti aggressioni erano tutti coetanei ed un adulto disabile.

Colpiti il “capo” del gruppo, un 15enne raggiunto dalla misura cautelare del collocamento in comunità. E con lui, in stato di libertà un 16enne, entrambi sottoposti a perquisizione.

L’indagine della squadra mobile della questura di Pordenone si è sviluppata nell’ambito delle attività volte ad infrenare il fenomeno della delittuosità da parte di bande giovanili composte quasi esclusivamente da minorenni. Che tra febbraio-maggio avevano fatto infatti registrare episodi di violente aggressioni riconducibili ad uno stesso gruppo di adolescenti. In particolare, gli investigatori hanno accertato come la baby gang in argomento si fosse accanita contro una persona adulta disabile con invalidità al 60%. Che era divenuta il loro ‘bersaglio’.

Hanno infatti riscontrato almeno due gravi episodi commessi nelle vicinanze del luna park cittadino. Allorquando la vittima veniva dileggiata, oltre che spintonata e presa a calci e pugni sebbene implorasse loro di smetterla. Sino a giungere al tentativo di rapina in concorso commesso la sera del 17 maggio. Con i quattro componenti della banda che picchiavano l’invalido, non riuscendo però a sottrargli il denaro.

(LaPresse)

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