Poste lumaca a Caserta, mesi per recapitare

CASERTA – Buon Natale e buon anno nuovo a tutti. No, non stiamo dando i numeri. Giungono da diverse zone della Campania segnalazioni di recepito di corrispondenza datata proprio alla fine dell’anno scorso. Ieri un’importante società della grande distribuzione, con sede nella zona industriale di Marcianise, si è vista recapitare un avviso di giacenza che invitava a ritirare una raccomandata a partire dal… 12 dicembre del 2022. I 30 giorni di giacenza sono ovviamente scaduti, per cui il mittente dovrà verosimilmente procedere a un nuovo invio. E sempre in tema di grande distribuzione, ieri è arrivato in redazione un “Catalogo Idee regalo” di un grande gruppo di supermercati, con offerte probabilmente anche interessanti, ma valide fino al 31 dicembre scorso. E dal Comune di San Nicola la Strada (appena 6 chilometri di distanza) sono pervenuti ieri gli auguri di Buon Natale spediti il 16 dicembre 2022: gli incolpevoli dipendenti del Municipio incaricati della spedizione avrebbero risparmiato tempo se avessero incollato il biglietto sul guscio di una tartaruga di buona volontà.
Segnalazioni di disservizi simili arrivano anche dall’Avellinese.

I telefoni squillano a vuoto

Ieri i diversi numeri della direzione regionale di Poste Italiane squillavano a vuoto e non è stato quindi possibile avere chiarimenti sui motivi del ritardo. Niente da fare con la sede storica di piazza Matteotti a Napoli, così come con gli altri numeri reperibili on line, come quelli di via Generale Orsini e di via del Grande Archivio. Giovanni Berritto di Federconsumatori Napoli fa sapere che l’ufficio legale dell’associazione è al lavoro su diverse segnalazioni di disservizi postali: se infatti nel caso di auguri di Natale pervenuti in ritardo non c’è danno economico, il discorso è ben diverso per raccomandate importanti o per bollette che arrivano oltre i termini di scadenza, costringendo quindi l’utente a pagare la mora per un ritardo nel pagamento che non dipende certo da lui.

La versione di Adoc

“Poste Italiane – spiega da parte sua Alessandro Tartaglione, componente del direttivo regionale dell’associazione di consumatori Adoc – affida la consegna delle raccomandate a ditte private e il recapito sta causando lamentele in diversi centri. Spesso gli addetti alla consegna non suonano al citofono e si limitano a lasciare gli avvisi nelle cassette, con i conseguenti disagi e perdite di tempo per i destinatari. Stiamo rimpiangendo i vecchi portalettere con le loro borse colme di corrispondenza da consegnare e che cercavano i destinatari. Stando a quanto abbiamo verificato, la posta arriva regolarmente ai centri di smistamento: da qual momento entrano in causa le dite affidatarie e non sappiamo che fine fa la corrispondenza”.

Anziani in difficoltà

A fare le spese di questa situazione sono soprattutto le fasce più deboli, come gli anziani: “Capita che le bollette non arrivino per un certo periodo e poi vengano recapitate tutte insieme. Di conseguenza, un pensionato si vede arrivare gli avvisi per due bimestri e la somma è superiore a quanto possa pagare in un’unica soluzione, Ci chiedono quindi assistenza per dilazionare i pagamenti”.
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