Primo maggio, scontri a Parigi tra gilet gialli, black bloc e polizia. L’attacco dei sindacati alle forze dell’ordine

Il Cgt: "Ci sono state repressioni senza discernimento. I nostri compagni e il nostro segretario si sono visti piovere addosso gas lacrimogeni e granate assordanti"

An injured protester is evacuated by street medics, prior to the start of May Day demonstrations, in Paris on May 1, 2019. - France's zero-tolerance approach to protest violence will be tested on May 1, when a heady mix of labour unionists, "yellow vest" demonstrators and hardline hooligans are expected to hit the streets on Labour Day. More than 7,400 police and gendarmes will be deployed across Paris with orders from the French President to take an "extremely firm stance" if faced with any violence, government spokeswoman said on April 30. (Photo by Zakaria ABDELKAFI / AFP)

Parigi come Torino. In Francia, però, ad alimentare gli scontri nel giorno della festa dei lavoratori, non sono i No Tav: ci pensano i gilet gialli. Il gruppo che da mesi sta protestando ogni sabato si è infiltrato nel corteo dei sindacati organizzato per il Primo maggio.

Si sono registrati tafferugli con la polizia, lanci di oggetto e spari di lacrimogeni. Le forze dell’ordine hanno reagito con cariche e inseguimenti andati in scena soprattutto nelle via adiacenti al XIV arrondissement. A creare disordini anche rappresentate di black bloc.

A Besancon un gruppo di gilet gialli avrebbe tentato di fare irruzione nel commissariato della città. Centinaia i manifestanti controllati e identificati.

Duro il Cgt, il sindacato di sinistra, che ha accusato la polizia di aver agito indiscriminatamente dando sfogo ad azioni dure: “Ci sono state repressioni senza discernimento. I nostri compagni e il nostro segretario si sono visti piovere addosso gas lacrimogeni e granate assordanti”.

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