Radio Radicale, è scontro sui fondi in manovra. Di Maio “La priorità sono i terremotati”. Della Vedova sulle barricate

Il ministero degli Esteri: "Ci sono di nuovo 8 milioni di euro all'anno per 3 anni a Radio Radicale. Ma diamoli ai terremotati..."

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

ROMA – E’ di nuovo polemica sui fondi della Manovra. Ad alimetnarla stavolta è Luigi Di Maio dopo la decisione di stanziare di stanziare otto milioni di euro all’anno per salvare Radio Radicale: “Ci sono di nuovo 8 milioni di euro all’anno per 3 anni a Radio Radicale. Ma diamoli ai terremotati…”. La questione non è quindi finita e il ministro degli Esteri ha aggiunto che questo sarà uno degli argomenti del quale si parlerà nel vertice di governo in programma oggi.

Secondo i 5 stelle infatti lo stanziamento di fondi per Radio Radicale è “una vera porcata” e sul blog si è aperto un sondaggio tra i militanti dove è stato lanciato l’hastag ‘#24milioniper’ con lo scopo di sapere dagli elettori cosa ne pensano a riguardo. Per il partito è quindi ovvio che le emergenze sono altre.

Reazioni discordanti

Lo scontro in maggioranza dunque sembra inevitabile. Dalle pagine social degli alleati di Governo, sopratutto tra le schiere del Pd, sono già arrivate le prime parole: “I fondi per Radio Radicale non si toccano, lasciamo fuori i terremotati dalle polemiche politiche per piacere”, scrive su twitter Alessia Morani, sottosegretaria al Mise. Anche il presidente dei senatori, Andrea Marcucci, si è esposto sulla questione tramite social: “Radio Radicale è viva. Il M5s, che voleva chiuderla, ha già perso. Il ministro Di Maio se ne faccia una ragione”.

Duro invece il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova che ha definito l’intervento di Di Maio su Radio Radicale come un “attacco alla libertà d’informazione” sottolineando che “il servizio di Radio Radicale sull’informazione libera e senza censura sia basilare per un “vero servizio di informazione pubblico”.

Umberto Caiazzo








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