Rai a Fnsi e Usigrai: la libertà di stampa è nel Dna dell’azienda

LaPresse/Fabio Cimaglia

Roma – “La Rai, come d’altronde gli altri maggiori broadcaster, non aderisce alla FIEG e quindi non può essere direttamente parte delle campagne da questa promosse. Ciò non significa non sostenere il diritto all’indipendenza e alla libertà di stampa che anzi la Rai pratica ogni giorno con le proprie testate, su tutti i canali e su tutte le piattaforme, garantendo totale libertà di espressione ai propri giornalisti.

Anche le recenti iniziative lanciate dalla Fnsi hanno avuto ampia diffusione in tutte le edizioni dei telegiornali e dei giornali radio.

La Rai è sempre in prima linea con le sue giornaliste e con i suoi giornalisti, con i suoi corrispondenti e con le sue sedi regionali e coglie l’occasione per stigmatizzare, ancora una volta, gli atti intimidatori che hanno colpito diversi nostri cronisti e da ultimo il giornalista di Report Federico Ruffo a cui, proprio oggi, è stata espressa la dovuta solidarietà dell’intera azienda e dei suoi vertici“. Così in una nota la Rai replica a Fnsi e Usigrai.

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