Rai Storia, domani la serie ‘1968. Niente come prima’

Dodici ore per raccontare i 12 mesi del 1968. Un percorso tra fatti e personaggi dell’anno che ha prodotto la più grande rivoluzione sociale e culturale del dopoguerra

LaPresse/Fabio Cimaglia

MILANO (LaPresse) – Rai Storia, domani la serie ‘1968. Niente come prima’. Dodici ore per raccontare i 12 mesi del 1968. Un percorso tra fatti e personaggi dell’anno che ha prodotto la più grande rivoluzione sociale e culturale del dopoguerra. Lo propone la serie ‘1968, niente come prima’ realizzata da Brigida Gullo ed Enrico Salvatori in onda da martedì 2 ottobre alle 22.10 su Rai Storia.

Rai Storia, domani la serie ‘1968. Niente come prima’

Ogni puntata è stata realizzata con materiali delle Teche Rai, selezionati tra più mille edizioni dei Telegiornali e digitalizzati in alta definizione HD insieme ad alcuni dei più importanti programmi televisivi che hanno caratterizzato il 1968. Si parte dal mese di gennaio, aperto dal messaggio pieno di ottimismo del presidente della Repubblica Saragat a una nazione in piena ripresa economica. Ma anche ci sono anche i trapianti di cuore del professor Barnard, che arriva in Italia a fine mese, ospite della Rai; un cambio ai vertici in Cecoslovacchia il 5 gennaio, che apre una stagione di riforme in un Paese del Patto di Varsavia.

Alle vicende positive si sovrappongono quelle drammatiche. La sera del 14 gennaio, la Sicilia occidentale è colpita da un terremoto, che provoca più di 300 vittime. Il Telegiornale apre il giorno dopo la nuova edizione delle 13.30 con una serie di collegamenti: quella del Belìce è la prima tragedia nazionale in diretta televisiva. Intanto il 30 gennaio l’offensiva del Tet – il capodanno del Vietnam – rompe una breve tregua tra vietcong e americani, chiude il mese di gennaio e riapre l’annosa questione di una guerra sanguinosa davanti agli occhi del mondo.

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