Rai, dagli uscenti al recordman di petizioni: tutti i candidati al Cda

Entra nel vivo la corsa a viale Mazzini: ci riprovano gli ex, da Diaconale a Freccero, giornalisti come Santoro e Minoli, passando per l'ex Iena Giarrusso e l'ex manager Del Noce.

Foto Stefano Colarieti / LaPresse Spettacolo

Roma, 5 giu. (LaPresse) – Entra nel vivo la corsa a viale Mazzini: ci riprovano gli ex, da Diaconale a Freccero, giornalisti come Santoro e Minoli, passando per l’ex Iena Giarrusso e l’ex manager Del Noce. Perché amata o criticata che sia, la tv pubblica mantiene il suo appeal. E’un posto nel cda richiama centinaia di candidature: 196 quelle presentate a Montecitorio, 169 candidature a Palazzo Madama. I curriculum, come previsto dalla procedura stabilita dalla riforma voluta da Renzi nel 2015, sono stati pubblicati oggi sui siti dei due rami del Parlamento. Ecco che scorrendo l’elenco si incontrano dei consiglieri uscenti Arturo Diaconale, Carlo Freccero, Giancarlo Mazzuca, Rita Borioni,Franco Siddi. Ci sono poi gli ex di viale Mazzini: il giornalista e dirigente Fabrizio Del Noce, Alberto Contri. ‘Big’ del giornalismo come Giovanni Minoli e Michele Santoro. In corsa anche il direttore di Affaritaliani.it  Angelo Maria Perrino. Il presidente Codacons Carlo Rienzi, quello dell’Unione Consumatori Massimiliano Dona, il cassazionista Salvatore Fulvio Sarzana di S.Ippolito, il numero uno di Euro Spa Roberto Diacetti, l’ex Ad di 3 Italia Vincenzo Novari, l’ex consigliere indipendente Tim Lucia Calvosa.

E ancora

Ci sono poi l’ex Iena Dino Giarrusso, candidato con i pentastellati alle ultime elezioni. I nomi di Flavia Barca, ex assessore capitolina e sorella dell’ex ministro Fabrizio, dell’esponente di Forza Italia Nunzia De Girolamo, dell’ex deputato forzista Giorgio Lainati. Ci prova anche qualche outsider: come Salvatore Acanfora, che nel suo cv dichiara orgogliosamente di essere un ex capotreno, pensionato, padre di tre figli e di avere il record di petizioni inviate in Parlamento, oltre 4mila, così da entrare nel guinness dei primati. Il consiglio d’amministrazione attuale scadrà il prossimo 30 giugno: 4 componenti saranno nominati dal Parlamento, altri due dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Economia, e il settimo dall’assemblea dei dipendenti di viale Mazzini.

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