Rdc, Giorgetti: “Problema non è norma ma la cultura che ha generato”

"Il disincentivo non è il reddito di cittadinanza è la cultura che ha generato la norma del reddito di cittadinanza".

Foto Ufficio Stampa Ministero Sviluppo Economico/LaPresse

NAPOLI – “Il disincentivo non è il reddito di cittadinanza è la cultura che ha generato la norma del reddito di cittadinanza. Il reddito, come tante norme, è scritto in modo tale per cui chi è in condizioni di difficoltà e non ha un reddito, lo Stato gli dà un reddito minimo. Se gli viene offerto un posto di lavoro la prima volta può rifiutare, al secondo caso dovrebbe essergli revocato in caso di rifiuto. La norma così scritta ha un suo senso e ha anche delle similitudini con altri casi europei. Il problema è che molto spesso la norma non viene applicata”. Lo ha detto a Napoli, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, durante un dibattito presso l’Unione industriali. “Il problema è la cultura che lo ha originato – aggiunge Giorgetti -, l’invidia sociale del rancore e che si miscela purtroppo in un tutt’uno con quella cultura che io prima ho definito la cultura della ‘mamma’, il fatto che in Italia tanti giovani restano in famiglia e si fanno mantenere fino ad età avanzata che è un fenomeno tutto italiano, davvero inaccettabile”. Poi il ministro dello Sviluppo economico incalza: “Questo incrocio di situazioni è tale per cui è emerso un problema reale: girando per l’Italia in settori diversi di attività produttive ho trovato tantissimi imprenditori che mi hanno detto la difficoltà di trovare forza lavoro se non con il compenso in nero”. “Poi la polemica sul reddito di cittadinanza diventa, come molto spesso accade, polemica politica su cui mi avventuro anche volentieri ma il problema è un altro – conclude Giorgetti -. La cultura del lavoro e la cultura dell’assistenza. e con la cultura dell’assistenza o vivi a debito o prima o poi salta il sistema, questo non può funzionare”.

LaPresse

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