Reddito di cittadinanza, ecco come funzionerà

Foto Roberto Monaldo /LaPresse Nella foto Luigi Di Maio, Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Giovanni Tria

ROMA – Reddito di cittadinanza e Quota 100 prendono forma più chiara nei 27 articoli della bozza del maxi-decreto che il Consiglio dei ministri dovrebbe varare la prossima settimana, e che passerà poi al vaglio del Parlamento. Ecco i punti principali relativi al reddito di cittadinanza, che partirà dal prossimo aprile, con i primi benefici erogati un mese dopo le richieste.

500 euro di base, poi 280 per affitto e 150 per mutuo 

Il Reddito di cittadinanza (Rdc) è un assegno mensile (in realtà sarà un versamento su apposita carta bancomat) che potrà arrivare fino a 780 euro per un single. Si riceverà 500 euro di danaro da spendere, più 280 euro come eventuale contributo per l’affitto, che scenderanno a 150 in caso di mutuo. Ci si fermerà ai 500 euro di base se il beneficiario è proprietario di casa.

Aumento in base alla dimensione famigliare

Il reddito aumenterà in base alla dimensione della famiglia, attraverso una “scala di equivalenza” (1 per il primo componente +0,4 per i componenti aggiuntivi adulti +0,2 per i minori). La scala di equivalenza moltiplica il solo contributo base di 500 euro (quello per l’affitto o il mutuo non aumenta), e avrà un tetto massimo di 2,1. Si va quindi da 780 euro massimi per un singolo a 1.330 euro massimi per una famiglia con 3 adulti e 2 minorenni.

La pensione di cittadinanza

Molto simile al reddito sarà la pensione di cittadinanza, che scatta per chi ha più di 65 anni e non comporta l’obbligo di dare la propria disponibilità a lavorare. Si riceveranno più soldi (il contributo base è di 630 euro, cui si potranno aggiungere 150 euro per l’affitto).

I requisiti di accesso

Il reddito andrà a chi ha un indicatore Isee inferiore a 9.360 euro annui (7.560 per la pensione di cittadinanza), un valore del patrimonio immobiliare diverso dall’abitazione inferiore a 30 mila euro, un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6mila euro, accresciuto di 2mila euro per ogni componente della famiglia fino ad un massimo di 10mila, incrementato di 1.000 per ogni figlio successivo al secondo e di 5mila per ogni componente con disabilità.

La carta RDC

Il reddito è erogato attraverso la ‘Carta Rdc’, che dovrebbe essere stampata dalle Poste. Pare che non sarà distinguibile da altri bancomat. La Carta Rdc permetterà di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per singolo individuo. I 100 euro andranno moltiplicati per la scala di equivalenza. E’ vietato l’uso della carta per il gioco di azzardo, pena la revoca del beneficio.

L’impegno a lavorare

Il beneficiario si impegna ad accettare almeno una di tre offerte di lavoro: nei primi sei mesi entro 100 km di distanza; oltre il sesto mese entro 250 km; in tutta Italia dopo un anno.

Otto ore settimanali per il comune

Il beneficiario è tenuto ad offrire nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a dei Comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, siociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il medesimo comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività del beneficiario, e comunque non superiore a otto ore settimanali.

I controlli dell’INPS

Il modulo di domanda per il beneficio sarà predisposto dall’Inps, che è il soggetto erogatore del reddito. L’Inps verificherà, entro cinque giorni lavorativi, il possesso dei requisiti per l’accesso al Rdc sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e in quelli delle amministrazioni collegate. A tal fine l’Inps acquisisce dalla Anagrafe tributaria, dal Pubblico Registro Automobilistico e dalle altre amministrazioni pubbliche le informazioni rilevanti. (LaPresse)

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