Reggio Calabria, bruciato vivo in auto: 3 arresti, anche la moglie

Gli approfondimenti svolti carabinieri hanno fatto piena luce anche sul movente, inquadrato nell'ambito familiare

Auto incendiata (Foto Claudio Furlan - LaPresse)

MILANO – I carabinieri di Reggio Calabria, dalle prime ore di questa mattina, con il coordinamento della procura di Locri, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Emessa dal gip di Locri nei confronti di tre persone. Ritenute responsabili, in concorso tra loro, del grave fatto di sangue avvenuto nella Locride a cavallo tra il 12 e il 13 novembre dello scorso anno. Le indagini dei militari dell’Arma di Roccella Jonica, partite dalla scoperta del cadavere bruciato di Vincenzo Cordì all’interno della propria auto, hanno consentito di far luce su uno dei più efferati omicidi degli ultimi tempi. L’uomo è stato bruciato in auto ancora vivo.

Tra gli arrestati, c’è anche la moglie dell’uomo. Gli approfondimenti svolti carabinieri hanno fatto piena luce anche sul movente, inquadrato nell’ambito familiare. Ulteriori approfondimenti saranno resi noti alle 10 di oggi, si legge in una nota dei carabinieri di Reggio Calabria. Alle 17, inoltre, il procuratore di Locri, Luigi D’Alessio, terrà una conferenza stampa presso il Gruppo carabinieri di Locri. In cui illustrerà dettagliatamente tutte le operazioni che hanno permesso di scoprire gli autori dell’omicidio.

(LaPresse)

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