LONDRA – Il governo del Regno Unito nel prossimo decennio darà la priorità all’impegno con i Paesi asiatici. È quanto emerge dal documento che delinea le priorità di politica estera e di difesa dopo la Brexit. Londra “penderà” verso la regione indo-pacifica mentre il “centro di gravità geopolitico ed economico” mondiale si sposta verso est, verso Paesi come Cina, India e Giappone. La Russia – prosegue Londra – resta “la più acuta minaccia alla nostra sicurezza”. Quanto alla Cina, il governo britannico dice che, pur riconoscendo le sfide che pone, intende continuare a perseguire un rapporto commerciale e di investimento positivo con Pechino. Come parte della nuova politica, il Regno Unito sta richiedendo lo status di partner nell’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico e Johnson si recherà in India il mese prossimo per la sua prima visita internazionale da quando il Regno Unito ha lasciato l’Unione europea. La portaerei della Royal Navy HMS Queen Elizabeth sarà inviata nella regione entro la fine dell’anno per il suo primo dispiegamento operativo. La revisione della politica estera ha anche aperto la strada all’aumento del numero di testate nucleari che il Regno Unito ha a sua disposizione portandolo a 260, invertendo una mossa per ridurre le scorte a 180. Il documento afferma che un “deterrente nucleare minimo, credibile e indipendente” rimane “essenziale al fine di garantire la nostra sicurezza”. Il governo ha affermato che renderà il cambiamento climatico e la conservazione della biodiversità la sua massima priorità internazionale nel prossimo decennio. Le nuove priorità sono il risultato di una revisione durata un anno della sicurezza, della difesa, dello sviluppo internazionale e della politica estera del Regno Unito.
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