Ricciardi: “Green Pass esteso ovunque e per gli insegnanti serve l’obbligo”

Le parole del consigliere del ministro alla Salute Roberto Speranza

Walter Ricciardi
LaPresse-Guberti Rasero

MILANO – Il Green pass “ritengo che vada introdotto in tutti gli ambienti di vita e di lavoro e anche sui trasporti, per garantire la libertà di movimento ai vaccinati e agli immuni, oltre alla ripresa dell’economia”. Così Walter Ricciardi, consigliere del ministro alla Salute Roberto Speranza, in un’intervista a Repubblica. “Poiché l’immunità di popolazione con la variante Delta si raggiungerebbe solo con una copertura pressoché totale, al 95%, deve decidere la politica cosa fare. Sarebbe etico proteggere tutti, anche coloro che rischiano di morire perché non si vogliono vaccinare, come vediamo in questi giorni, ma si creerebbero grandi polemiche e non so se avrebbe senso alimentarle”.

“Una ‘spinta gentile’ come quella del Green pass esteso il più possibile forse in questa fase è più efficace”, aggiunge Ricciardi, “è giusto l’obbligo per i professionisti della sanità ma andrebbe introdotto anche per chi lavora nella scuola. Va inteso come un modo per proteggere i fragili con i quali si entra in contatto”. Durante la pandemia in Italia “gli errori principali sono stati due. A ottobre 2020 e febbraio 2021 dovevamo anticipare il virus con misure restrittive più forti, visto che a quei tempi non avevamo ancora i vaccini o ne avevamo pochi.

Basta vedere cosa stanno facendo adesso gli australiani e i neozelandesi che chiudono tutto. Quegli errori hanno causato 70 mila morti. Detto questo, l’Italia è andata meglio di altri. Abbiamo fatto benissimo nella prima ondata e bene dopo la terza, quando siamo stati tra i pochi al mondo a introdurre criteri certi per prendere misure restrittive basate su evidenze scientifiche. Ora dovremmo forse essere più decisi nel far rispettare le regole. Sennò si incoraggia chi non le segue”.

(LaPresse)

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