Ricetta elettronica verso la soppressione, medici in rivolta

Il Pronto Soccorso dell'Ospedale Cardarelli di Napoli
Il Pronto Soccorso dell'Ospedale Cardarelli di Napoli

ROMA – A fine anno scade la ricetta elettronica: unanime da parte dei medici la richiesta di una proroga: “Sappiamo che il tema è sul tavolo – ha detto il segretario nazionale dei medici di medicina generale, Silvestro Scotti – sicuri che il ministro mostrerà la sua attenzione verso l’argomento”. Speranzoso anche il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli ha dichiarato: “Abbiamo interpellato sul provvedimento la segreteria del ministro, facendo presente la scadenza, e ci aspettiamo una risposta positiva su una eventuale proroga”.

La lettera

E il Sindacato dei Medici Italiano (Smi) in una missiva al ministro Schillaci ha spiegato che “i medici di famiglia, di continuità assistenziale e dell’emergenza territoriale sono carenti in tutta Italia e al tempo stesso sono sempre più oberati da impropri carichi burocratici, con una sempre minore disponibilità di tempo per l’attività clinica. Il ritorno alla ricetta cartacea così come era prima dell’emergenza Covid – ha spiegato Pina Onotri, segretario Generale del Sindacato Medici italiani Onotri – rappresenterebbe un salto indietro, causando lunghe attese negli studi medici. La soluzione temporanea che auspichiamo è quella di una proroga di almeno un anno del provvedimento”.

Enorme beneficio

Per la segretaria generale di Cittadinanzattiva Anna Lisa Mandorino “la sanità digitale, in generale, e nel suo piccolo anche la ricetta dematerializzata, è di enorme beneficio soprattutto in contesti, come le aree interne, in cui la distanza dallo studio del medico, o le condizioni disagiate che talvolta sussistono per raggiungerlo, costringerebbero ad esempio le persone anziane a chiedere aiuto ad un familiare”

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