Rivolta al De Gasperi. Insorge una frangia dei De Luca Bossa

Giuseppe De Luca Bossa e Marco De Micco
Giuseppe De Luca Bossa e Marco De Micco

NAPOLI – Rivolta al rione De Gasperi contro i De Micco. Un gruppo di reduci dei De Luca Bossa guida la sommossa contro i ‘Bodo’. Molti sono stati scarcerati di recente e si sono ricompattati al De Gasperi, ex regno dei Sarno. Sono tra le poche paranze ad aver beneficiato di diverse scarcerazioni in poche settimane. Adesso una parte della vecchia guardia non vuole sottostare all’egemonia dei De Micco-De Martino. Lo ha fatto capire. E c’è il rischio di rappresaglie armate nelle palazzine. La tensione è alta non solo al De Gasperi.

Il gruppo ha basi al Conocal e una ramificazione al rione Luzzatti a Poggioreale, dove ci sono i Casella-Circone, che vogliono restare defilati. Non poco. Insomma può contare su almeno dieci persone, che in questi contesti non sono poche. Al momento sono scaramucce e avvertimenti. Ma secondo le ultime informative delle forze dell’ordine, la tensione sale di ora in ora. Almeno fino a quando il nuovo gruppo non alzerà bandiera bianca.

Del resto al rione De Gasperi c’è sempre stata voglia di autonomia. Qui ci sono le ‘pazzignane’, che discendono dal vecchio gruppo dei Sarno. E qui i De Micco hanno da sempre problemi di ‘ordine pubblico’. Tra rivolte, sommosse e rappresaglie.
Nonostante gli arresti eccellenti, i De Micco restano il gruppo egemone. Marco De Micco e Ciro Naturale sono solo gli ultimi in ordine di tempo. Ma anche la vecchia guardia di Giuseppe De Luca Bossa è stata disarticolata dalle inchieste.
Lo scacchiere è frammentato e nelle palazzine popolari c’è fibrillazione. Riflettori oggi puntati sul rione De Gasperi. Un gruppo dei De Luca Bossa sta risorgendo. E adesso tutto può succedere. Non è tutto. Gli inquirenti sospettano che i ribelli abbiano stretto un patto di mutuo soccorso con i D’Amico nel Conocal. Un accordo sottobanco strategico. Già in passato i Bodo avevano fatto terra bruciata intorno ai nemici. E potrebbe risuccedere.

Il parco Conocal è considerato dagli inquirenti il feudo dei D’Amico. Ma sono quasi tutti detenuti. Ma qui oggi ci sono nuove leve. Stesso discorso per via Luigi Franciosa, una sorta di bunker per i nuovi Casella, che hanno rapporti diretti con le paranze del rione Luzzatti a Poggioreale.

E’ come se i rivali storici dei De Micco si stessero coalizzando. Non è chiaro se per lanciare un assalto. Di certo hanno sfidato i De Micco-De Martino in campo aperto. E il de Gasperi è diventato una polveriera in poche ore. Non è finita. Le alleanze potrebbero fare la differenza nei rapporti di forza. Poche settimane fa il patto tra i boss emergenti del parco Conocal e i nuovi Casella di via Luigi Franciosa e del rione Luzzatti. Poi la ‘stesa’ al Conocal: probabilmente un avvertimento al nuovo ‘cartello’. Una sorta di rappresaglia.

I fronti caldi sono diversi e seguono proprio la linea del patti anti ‘Bodo’. Di più. Ci sono stati pestaggi, inseguimenti e aggressioni, non sempre denunciate alle forze dell’ordine. A volte carabinieri e poliziotti ci arrivano dopo, quando parlano in via confidenziale con gli abitanti. Così sono venuti a sapere pure di recenti ‘stese’ nelle palazzine popolari.
Insomma Ponticelli è una trincea.

Nel Conocal poco tempo fa c’era stata una violenta zuffa tra donne e una ragazza era stata malmenata. Abita proprio in quelle palazzine. Secondo gli inquirenti, c’era stata rissa tra donne e quindici minuti dopo erano intervenuti gli uomini.
La situazione era degenerata subito.

Ci lavorano i migliori apparati investigativi: i carabinieri, gli agenti della squadra mobile e del commissariato. Con ogni probabilità la situazione adesso è tesa ed è possibile ancora ricucire. Ma nessuno vuole fare un passo indietro. Soprattutto i ribelli del rione De Gasperi. Sono convinti di avere il vento a favore.

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