Roma, al Tempio di Adriano targa in ricordo degli ebrei romani

La proiezione del film 'Concorrenza sleale' di Ettore Scola, alla quale hanno assistito gli studenti delle scuole romane Kant, Einaudi, Rossellini e Amaldi, e alcune toccanti testimonianze delle drammatiche conseguenze delle leggi razziali del 1938 hanno aperto la cerimonia svoltasi questa mattina nella Sala del Tempio di Adriano.

Foto LaPresse - Andrea Panegrossi
Roma, 28 set. (LaPresse) – La proiezione del film ‘Concorrenza sleale’ di Ettore Scola, alla quale hanno assistito gli studenti delle scuole romane Kant, Einaudi, Rossellini e Amaldi, e alcune toccanti testimonianze delle drammatiche conseguenze delle leggi razziali del 1938 hanno aperto la cerimonia svoltasi questa mattina nella Sala del Tempio di Adriano. Questa fortemente voluta dalla Camera di Commercio di Roma, per la scopertura di una targa in memoria degli ebrei romani vittime della storica discriminazione. “Queste parole sono scolpite sul travertino perché a Roma anche le pietre parlano. Sperando che il ricordo di quegli orrori sia di monito per tutti noi e soprattutto le giovani generazioni. Affinchè quello che successe dal 1938 in poi non accada mai più”. Gli stessi concetti sono stati ribaditi negli interventi del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, del Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, della Sindaca di Roma, Virginia Raggi e del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

dunque

In apertura della cerimonia l’attore Francesco Montanari ha letto un brano della giornalista Viviana Kasam. In prima fila numerosi ospiti vip, rappresentanti delle Istituzioni, delle categorie produttive. Inoltre delle associazioni di categoria e delle varie forze armate, Carabinieri, Guardia di finanza e polizia. Presenti, tra gli altri, il presidente della Corte dei conti Angelo Buscema, il Presidente del Consiglio di Stato Giuseppe Patroni Griffi. In più il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Nella targa a memoria degli ebrei romani, si legge che “il loro sacrificio e le ingiustizie compiute in quegli anni, finanche tra queste gloriose e antiche mura, siano da monito per tutti gli uomini liberi e forti ad ergersi, non per odio ma per amore, a difesa dei valori universali di democrazia, giustizia sociale ed eguaglianza”.

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