Roma capitale della monnezza, indecente scaricabarile tra Raggi e Zingaretti

Sindaco e governatore battibeccano e la città resta una discarica a cielo aperto

Foto Fabrizio Corradetti/LaPresse in foto Virginia Raggi

NAPOLI – Le brutte immagini di Roma sommersa dai rifiuti sono un’offesa all’intero Paese e alla storia della capitale dalla bellezza una volta eterna. Evidentemente anche l’eterno ha fine se al governo della città e a quello della Regione ci finiscono rispettivamente Virginia Raggi del M5S e Nicola Zingaretti del Pd. Non che i precedenti amministratori non abbiano colpe, ma conta l’hic et nunc squalificante per tutti.

L’ordinanza regionale

Concede 7 giorni ad Ama per ripulire la città.

Il piagnisteo grillino

La sindaca Raggi, definita sindaca per caso, non fa che piagnucolare e aspettare che gli altri risolvano i problemi al posto suo. Non sapendo da che parte iniziare attacca Zingaretti, con cui sul piano ‘amministrativo’ in materia di rifiuti gioca una partita a ribasso sulle competenze. Tra i due il ‘male minore’ non c’è.

L’accusa

“Tutta la parte su Ama non ha ragione di essere – ha ammonito Raggi – Il governatore non può certo ordinarci di comprare cassonetti in deroga al codice degli appalti. E non può esercitare poteri sostitutivi al posto del Comune di Roma: per farlo dovrebbe seguire un procedimento totalmente diverso. Zingaretti sta andando oltre quanto gli è consentito dalla legge”. Ma in tre anni la Raggi cos’ha fatto? Non si sa, certo è che a dare giustificazioni è il top. “Per costruire un impianto Tmb tra gare e realizzazione tecnica – ha ricordato la grillina – servono tra i 5 e i 7 anni. Sono stufa di dovermi prendere le colpe degli altri”.

Grillini contro Zingaretti

I parlamentari romani del M5S hanno ben pensato di battere un colpo, quantomeno per lasciare un segno della propria esistenza e anziché proporre soluzioni, sfoderano la sciabola contro Zingaretti, anche loro. “L’ordinanza emanata per aiutare Roma a gestire l’emergenza Rifiuti con il supporto di altre strutture a livello regionale per il trattamento è infatti inapplicabile – hanno evidenziato – Zingaretti ha fatto la voce grossa, ordinando che la città venga pulita in sette giorni. Ma come? Prima scrive un’ordinanza inapplicabile e poi pretende che il problema venga risolto in fretta? Zingaretti è lo stesso che dal 2012 ad oggi non ha mai varato un piano rifiuti”.

Chi è senza peccato scagli la prima pietra

A farlo ci pensa il senatore di Forza Italia, Francesco Giro che bacchetta tutti. “Che la Raggi sia una sindaca incapace è un dogma incontestabile come lo è l’esistenza dell’Inferno – ha affermato – Ma che oggi la sinistra dia lezioni alla sindaca è ridicolo. Per decenni hanno tenuto aperta Malagrotta, la buca piu’ grande d’Europa, fregandosene di avere un piano rifiuti perché troppo concentrati a non dare fastidio ai ricatti ambientalisti, alla tenuta dei loro governi e delle loro giunte regionali che impedirono la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore”. La tocca piano aggiungendo che “la sinistra, qui a Roma e nel Lazio, non deve attaccare la Raggi sulla mancata autonomia impiantistica della Capitale in larga parte dovuta all’ipocrisia e insipienza dei suoi sindaci del passato, e magari prendere lezioni dalla cugina Emilia Romagna”.

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