Roma, città nel degrado. Il Codacons: “Non è più patrimonio dell’umanità”

"Chiediamo a gran voce le dimissioni di Virginia Raggi", tuona il presidente Carlo Rienzi

Rifiuti ingombranti abbandonati per strada a Roma
Foto LaPresse - Andrea Panegrossi 18/07/2017-Roma, Italia cronaca Rifiuti ingombranti abbandonati per strada Photo LaPresse - Andrea Panegrossi 18/07/2017 Rome, Italy chronicle Amnesty International Flash mob for her fellow prisoners in Turkey

ROMA – Buche, sosta selvaggia, immondizia, sterpaglie. Passeggiare per Roma sta diventando un’avventura, sia in centro che in periferia. E si moltiplicano le manifestazioni di insofferenza allo stato in cui versa la città eterna.

La richiesta del Codacons

Il Codacons arriva a chiedere all’Unesco di sospendere il riconoscimento ‘Patrimonio Mondiale dell’Umanità al centro storico. Dopo l’ultimo reportage del New York Times dal titolo ‘Roma in Rovina’. E torna a invocare le dimissioni della sindaca, Virginia Raggi, alla luce di una situazione di “sfacelo ormai assoluta ed evidente a tutti”.

Una città sommersa dai rifiuti

Il reportage segue il blitz del collettivo Militant, che nella notte di Natale ha raccattato sacchi di immondizia non raccolta dalle strade delle periferie per portarli sotto l’albero di Natale di piazza Venezia, con uno striscione: ‘Natale a 5 Stelle, uno vale uno, ma la monnezza in periferia non la raccoglie nessuno’. Un video postato sul profilo Facebook del collettivo mostra l’operazione dall’inizio alla fine.

“Da mesi Roma è sommersa dai rifiuti – si legge sul profilo di Militant – e, soprattutto in periferia, quella che doveva essere la Giunta del cambiamento per il momento ha prodotto solo abbandono, ‘monnezza’ e disoccupazione. Per queste ragioni questa mattina abbiamo voluto restituire alla sindaca un po’ dei suoi ‘regali'”.

Roma potrebbe perdere lo status di patrimonio dell’umanità

Secondo il Codacons, il “grave stato di degrado” in cui versa la città, “sommersa da rifiuti e in condizioni di incuria e abbandono intollerabili”, basterebbe a far venire meno i presupposti per l’inserimento nell’elenco dei siti protetti dall’Unesco, come stabilito dalle linee guida della Convenzione del patrimonio mondiale che prevede un monitoraggio dei requisiti nel tempo e la possibilità di sospendere il riconoscimento nel caso in cui i requisiti vengano meno. La sospensione dovrebbe quindi essere ‘condizionata’ e interrotta non appena la città verrà “riportata a livelli di cura e di civiltà accettabili”.

Una situazione intollerabile

“Non si può più tacere riguardo la grave situazione di degrado in cui versa Roma, che rende invivibile la città – dichiara il presidente Carlo Rienzi Per questo chiediamo a gran voce le dimissioni di Virginia Raggi e la sospensione del riconoscimento Unesco, almeno finché i principali fattori di degrado della Capitale non saranno stati affrontati e risolti”.

(Lapresse/di Maria Elena Ribezzo)

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