Rugby Sei Nazioni, Parisse: “La Scozia ottima squadra, ma siamo qui per vincere”

Un pomeriggio dal freddo pungente. Reso ancora più rigido dal vento

LaPresse/PA

EDINBURGO (Scozia) (LaPresse) – Rugby Sei Nazioni, Parisse: “La Scozia ottima squadra, ma siamo qui per vincere”. Un pomeriggio dal freddo pungente. Reso ancora più rigido dal vento che immancabilmente spira dalle highlands sin dentro al BT Murrayfield Stadium. Questo accoglie gli Azzurri guidati da capitan Sergio Parisse sul campo che domani sarà teatro del debutto stagionale nel Guinness Sei Nazioni 2019.

Parte dalla Scozia, l’avversario più battuto dall’Italia nel Torneo, il cammino dell’Italrugby guidata da Conor O’Shea nell’edizione del ventennale italiano nella più antica e prestigiosa delle competizioni rugbistiche. A Murrayfield l’Italia è passata due volte. Nel 2007 sotto Pierre Berbizier e nel 2015 con Jacques Brunel, attuale CT della Francia, sul ponte di comando. In entrambe le occasioni Sergio Parisse era in campo, una statistica prevedibile per un atleta che domani, al fischio d’inizio, entrerà una volta di più nel libro dei record del Sei Nazioni divenendo l’atleta più presente nella storia della manifestazione con sessantasei apparizioni, tutte da titolare.

“Sapete che i record non mi hanno mai interessato molto. E non sono la cosa che mi motiva di più per la gara di domani – ha sottolineato -. Sicuramente fa piacere superare una leggenda del gioco come O’Driscoll, ma scambierei ogni presenza o ogni record con questa maglia con una vittoria domani”.

Rugby, Parisse: “Abbiamo le nostre ambizioni”

Sergio Parisse sbriga rapidamente il tema del più presente del Torneo nella conferenza stampa della vigilia. Per concentrarsi sulla sfida alla Scozia che apre il 2019 italiano: “Come tutte le squadre, abbiamo le nostre ambizioni. E’ vero che la Scozia ha il potenziale per vincere il Torneo, ma il fascino del Sei Nazioni è legato alla capacità di sovvertire i pronostici, regalare emozioni e sorprese. Noi pensiamo a noi stessi, non puntiamo a vincere il Torneo ma le nostre energie sono tutte concentrare al momento sulla gara di domani: perché tutti aspettano di vedere una grande Scozia, ma noi ci aspettiamo una grande Italia e abbiamo lavorato per questo”.

“Sono positivo – ha detto Parisse – e convinto che i risultati arriveranno. In questo gruppo c’è grande talento e una rosa giovane, con tanti anni davanti per continuare a crescere ed ottenere risultati. Domani andiamo in campo con la squadra più competitiva possibile per affrontare gli scozzesi e batterli”.

“Ogni partita ha la sua storia”

“Rispettiamo tutti in questo Torneo e non potrebbe essere diversamente – ha proseguito Parisse – ma noi non siamo qui solo per essere competitivi, siamo in questo Torneo per vincere le partite. Ogni volta che giochiamo per l’Italia ognuno ha i propri stimoli individuali, motivazioni aggiuntive. Il gruppo della Benetton sta ottenendo risultati importanti, porta un grande entusiasmo in azzurro e questo non può che essere un bene e anche le Zebre, pur avendo ancora la possibilità di progredire, oggi sono nella condizione di lavorare con serenità, concentrandosi solo sul rugby: il sistema allestito ora è coerente e non può che essere un bene per l’Italia”.

“Ogni partita ha la sua storia – ha concluso Parisse – e non conta il nostro novembre o quello degli scozzesi, ma solo quello che metteremo in campo domani. Sarà importante partire col piede giusto, far comprendere loro che li attendono ottanta minuti difficili, limitare un atleta pericoloso come Russell, che ama dare ritmo e prendere iniziative in attacco. Siamo una squadra più completa e organizzata, oggi, e giochiamo un rugby decisamente migliore a prima”.

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