Pentastellati contro Salvini perché temono la ‘mazzata’ elettorale alle Europee

I pentastellati temono una mazzata alle elezioni di maggio: da qui la decisione della 'svolta a sinistra'

in foto Matteo Salvini, Luigi Di Maio

ROMA – Lo scontro a distanza all’interno del governo giallo-verde che si è consumato oggi sulla Tav Torino-Lione in realtà ha ben altri obiettivi: le elezioni europee di fine maggio e la paura di una ‘mazzata’ elettorale.

Il timore del Movimento 5 Stelle

La realtà l’ha detta il premier Giuseppe Conte alla cancelliera Angela Merkel (CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO DI PIAZZAPULITA): il problema del Movimento 5 Stelle è relativo agli ultimi sondaggi. Non solo i grillini sono circa 6-7 punti percentuali al di sotto del risultato ottenuto lo scorso 4 marzo, ma soprattutto rischiano di vedere la Lega raggiungere quota 35%, circa 10 punti in più dell’attuale forza del M5S.

Per recuperare consensi ecco la svolta a sinistra

E così il M5S ha deciso di dare corso a una vera e propria svolta a sinistra, con Fico e Di Battista diventati ‘consiglieri speciali’ di Di Maio. Il leader pentastellato ormai è diventato un ‘pappagallo’ delle parole dei due ‘compagni di partito’, che stanno determinando la svolta a sinistra del M5S. Del resto non è un mistero che i due avrebbero preferito un’alleanza con il Pd piuttosto che con la Lega. E ora che il M5S si è accorto che tutte le promesse fatte sono andate in fumo e l’elettorato è rimasto deluso ecco che si prova a fare la guerra all’alleato di governo. Una sorta di mossa della disperazione, nella speranza che da qui a maggio si recuperi un po’ di elettorato e si eviti la ‘mazzata’ elettorale.

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