Salini, Astaldi riceve una nuova offerta: fino a 1/8 per Progetto Italia

Il gruppo spera di poter chiudere la partita entro il prossimo primo agosto

L'azienda Salini Impregilo a lavoro (foto LaPresse)

MILANO – Astaldi ha ricevuto e presentato alla sezione fallimentare del tribunale di Roma la nuova offerta di Salini Impregilo. Che spera di poter chiudere la partita di Progetto Italia, un campione delle costruzioni nazionale, entro il prossimo primo agosto. L’aggiornamento dell’offerta prevede, fra l’altro, un aumento di capitale di Astaldi riservato a Salini Impregilo da 225 milioni di euro. Mentre il General Contractor che si propone come ‘cavaliere bianco’ si prepara a sua volta a procedere a un aumento da 600 milioni. Per cui Salini Costruttori si impegnerebbe per 50 milioni e la Cassa depositi e prestiti, attraverso Cdp Equity, per 250 milioni.

Il Progetto Italia e la reazione dei mercati

Quest’ultimo rafforzamento patrimoniale rientra nell’ambito di Progetto Italia, un piano per aggregare un polo delle costruzioni italiano che in un primo momento sembrava piacere ai mercati. Che oggi però reagiscono con maggiore diffidenza. Salini Impregilo, dopo aver aperto oggi a Piazza Affari in rialzo – i termini della nuova offerta sono stati comunicati nella tarda serata di ieri – gira già a metà mattinata in rosso e alla fine perde il 3,3% a 1,702 euro. Astaldi, invece, inizialmente corre segnando un incremento del 5% sul nuovo lancio del salvagente, ma chiude poi in rialzo di un timido 0,27% a 0,745 euro.

L’offerta ad Astaldi

Astaldi ha infatti confermato di aver ricevuto l’offerta e di averla depositata soltanto poco prima della chiusura della Borsa. Il cda, si legge nella nota, ha “preso atto della coerenza dell’integrazione dell’offerta con la proposta concordataria” e “ha deliberato di apportare a quest’ultima le limitate conseguenti modifiche e di presentare al tribunale di Roma in data odierna la relativa documentazione”. Astaldi si riserva di fornire ulteriori informazioni più avanti. Ma la palla, in realtà, è in mano agli eventuali partner di Salini Impregilo in Progetto Italia. Il gruppo guidato dall’a.d. Pietro Salini ha infatti subordinato tutto l’impianto dell’offerta, oltre che alle necessarie autorizzazioni antitrust, anche “da ultimo alla sottoscrizione, entro il 1 agosto 2019, di accordi vincolanti con Cdp Equity e gli istituti finanziatori”.

La linea di Salini Impregilo

L’aumento di Salini Impregilo è infatti coperto dall’eventuale intervento del consorzio di garanzia composto da Merrill Lynch e Citybank sull’inoptato. Ma la nuova offerta, che integra quella presentata per Astaldi lo scorso 13 febbraio, presenta una serie di clausole finanziarie. Tra cui nuove linee di credito e rinegoziazioni, che rendono necessario un seguito alle lettere di sostegno non vincolanti (‘comfort letter’) inviate ieri da Cdp Equity, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Sace, Bnp Paribas, Illimity, Banco Bpm e Mps che, adesso, devono “proseguire fattivamente”. E “definire termini e condizioni del loro intervento. Così da poterli sottoporre alla valutazione dei rispettivi organi deliberanti”.

(AWE/LaPresse/di Lorenzo Allegrini)

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