Salute, carenza di sangue in diverse regioni. È allarme: servono donatori

Per far fronte all'emergenza si sono attivate anche le associazioni, che stanno invitando gli iscritti a recarsi a donare

Foto LaPresse - Stefano Porta

ROMA – Il Centro nazionale sangue lancia l’allarme: “Servono donatori”. Con l’estate arrivano le segnalazioni di carenze di sangue da diverse regioni e l’invito ad andare a donare prima di partire per le vacanze.

I medici lanciano l’allarme

“In questi ultimi giorni anche regioni che solitamente raccolgono più sangue di quello che consumano hanno invece qualche problema a garantire la compensazione – spiega il direttore generale del Cns Giancarlo Liumbruno -. A rischio ci sono terapie salvavita, considerando ad esempio che per un paziente leucemico servono otto donatori a settimana o che le talassemie e le altre emoglobinopatie assorbono circa il 10% delle unità raccolte sul territorio nazionale. Ma anche gli interventi chirurgici, se si pensa che ad esempio per un trapianto cuore-polmoni possono essere usate fino a 30-40 sacche di sangue”.

Servono donatori di sangue

Il sistema sangue italiano, che a differenza di altri Paesi si basa totalmente sulla donazione volontaria e non remunerata, conta circa 1,7 milioni di donatori. Di cui 1,3 periodici e oltre 370mila alla prima donazione.

Il numero di donazioni nel 2018 è stato di poco superiore ai 3 milioni con un’incidenza sulla popolazione di circa 5 ogni cento abitanti. In media si parla di una donazione di sangue ogni 10 secondi che consente di trasfondere circa 1.745 pazienti al giorno e di trattare con medicinali plasmaderivati migliaia di persone al giorno.

La carenza di sangue aumenta in estate

Durante l’estate, complici le ferie e le partenze per le vacanze, le carenze aumentano: ieri il sistema informativo Sistra, dove le regioni carenti o con una eccedenza inseriscono ogni giorno il proprio fabbisogno e le unità eventualmente disponibili, segnalava richieste per 235 sacche. A fronte di una disponibilità per la compensazione interregionale di appena 60. L’appello vale per tutto il territorio nazionale, anche perché l’autosufficienza è garantita anche dalla compensazione tra regioni. Per cui chi raccoglie di più dona a chi è carente.

Come fronteggiare l’emergenza

Per far fronte all’emergenza si sono attivate anche le associazioni, che stanno invitando gli iscritti a recarsi a donare. “I pazienti purtroppo non vanno in vacanza – sottolinea il portavoce del Civis, il coordinamento delle associazioni e federazioni nazionali dei donatori di sangue (Avis, Croce rossa italiana, Fidas e Fratres) Paolo Monorchio -. I cittadini sanno rispondere consapevolmente e responsabilmente agli appelli, tuttavia è importante comprendere che la vera sfida del sistema è assicurare quotidianamente e in ogni periodo dell’anno le disponibilità di sangue ed emocomponenti che garantiscono gli oltre ottomila eventi trasfusionali ogni giorno effettuati nel Paese”.

La campagna di sensibilizzazione

Sul portale del Cns, presentato insieme a una campagna informativa diretta ai più giovani in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue del 14 giugno, sono presenti tutte le indicazioni dei centri dove è possibile donare, delle caratteristiche che deve avere il donatore e degli esami che vengono effettuati al momento della donazione. Alcune infografiche sfatano anche i falsi miti più diffusi, come quello secondo cui chi ha un tatuaggio è sospeso definitivamente.

(LaPresse/di Alessandra Lemme)

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