Salute, Uecoop: “Oltre 2 milioni di anziani depressi e ansiosi in Italia”

"Sono oltre due milioni gli anziani colpiti da depressione o ansia cronica grave. Pari a oltre la metà (54,6%) del totale della popolazione italiana che accusa i sintomi male di vivere"

MILANO (LaPresse) – Salute, Uecoop: “Oltre 2 milioni di anziani depressi e ansiosi in Italia”. “Sono oltre due milioni gli anziani colpiti da depressione o ansia cronica grave. Pari a oltre la metà (54,6%) del totale della popolazione italiana che accusa i sintomi male di vivere”. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative, Uecoop. Su dati Istat in occasione della Giornata mondiale della salute mentale. Il benessere psichico è una “componente essenziale della vita” secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Ed è “la chiave di volta – sottolinea Uecoop -. Per superare le tensioni della vita di tutti i giorni. Mentre la sua compromissione può avere un notevole impatto sul bisogno di servizi sanitari specializzati”.

Salute, Uecoop: “Oltre 2 milioni di anziani depressi e ansiosi in Italia”

“Considerata una popolazione di over 65 che entro il 2050 arriverà a 20 milioni – rileva l’Unione europea delle cooperative – l’invecchiamento progressivo della popolazione pone il problema anche dal punto di vista psicologico. Perché con l’età aumentano i sintomi di depressione e ansia. Ma anche disturbi che nelle persone con più di 65 anni hanno registrato un aumento del tasso di incidenza di oltre il 15% in dieci anni”.

“Esiste – continua Uecoop – un bisogno sociale strategico di assistenza qualificata sul fronte della salute mentale in famiglia come nelle residenze assistite dove gli ospiti, almeno all’inizio, si devono abituare a un nuovo ambiente, magari con limitazioni di abitudini e privacy, mentre se l’anziano resta in casa i parenti vanno accompagnati nell’assistenza e nella comprensione di comportamenti e atteggiamenti quotidiani”. “Le famiglie non possono essere lasciate sole – conclude Uecoop – e diventa quindi strategico potenziare un sistema di welfare che metta insieme il meglio del pubblico e il meglio del privato con il mondo cooperativo che sta già garantendo sostegno e cura, dentro e fuori le mura domestica grazie a oltre 328mila addetti sul territorio nazionale”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome