Sblocca cantieri, super poteri ai commissari. Per Salvini la partita non è chiusa

Intanto i sindacati bocciano il decreto e Confindustria rinnova l'invito al governo ad accogliere le proposte lanciate nei giorni scorsi

in foto Matteo Salvini

ROMA – Super poteri ai commissari, mentre saltano il regolamento unico per il codice degli appalti e l’agenzia per la sicurezza delle Dighe. Nel testo del decreto ‘sblocca cantieri’, approvato mercoledì sera salvo intese dal Consiglio dei ministri, ci sono sostanziali novità rispetto alle prime bozze. E non è detto che siano le uniche. Se per il premier Giuseppe Conte “la mediazione è stata fatta ieri” e ora si tratta di aggiustare alcuni dettagli tecnici. Per cui “ci siamo presi qualche giorno per rifinirlo”, il vice Matteo Salvini rilancia, parlando di “lavori in corso”.

Sblocca cantieri, la linea della Lega

Segno che la Lega non ha ancora dichiarato chiusa la partita di un provvedimento a firma pentastellata su temi che però sono fondamentali per l’elettorato del Carroccio. E dunque lo sblocca cantieri per Salvini deve essere “ancora più corposo, vogliamo sbloccare tutto lo sbloccabile anche per quanto riguarda l’edilizia privata”. opere strategiche

Salvini dice sì alle opere strategiche per l’Italia

Altro tema su cui si era concentrata l’attenzione leghista era l’elenco delle opere ritenute strategiche. Troppo poche quelle al Nord, era stato fatto notare. L’elenco, dalla bozza aggiornata del decreto, è sparito, mentre il presidente del Consiglio prova ancora una volta ad appianare la questione. Spiegando che “siamo tutti d’accordo sul fatto che tutte le opere sono prioritarie, da Nord a Sud, Isole comprese”.

Maggiori poteri ai commissari

A velocizzare la realizzazione dei cantieri arriveranno uno o più commissari che avranno ampi poteri. Potranno assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante e operare in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, tutela ambientale e paesaggistica, tutela del patrimonio storico, artistico e monumentale. Fatto salvo solo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché dei vincoli Ue.

Le principali modifiche

Potranno inoltre procedere con proprio decreto, anche con la sola presenza di due rappresentanti della Regione o degli enti locali interessati, alle occupazioni di urgenza e alle espropriazioni delle aree necessarie. Rimane il commissario straordinario alla viabilità siciliana. Mentre l’agenzia nazionale per la sicurezza delle Dighe viene ridotta, nella nuova versione del decreto, a una generica ‘struttura dedicata alla sicurezza delle dighe e delle infrastrutture idriche’.

Si rafforza la collaborazione tra pubblico e privato

Non c’è più nemmeno l’adozione, con un decreto che doveva essere emanato dal Presidente del consiglio dei ministri, di un regolamento unico ‘recante le disposizioni attuative ed esecutive’ del codice degli appalti che aveva il compito di assorbire i vari decreti ministeriali e le linee guida dell’Anac. Compare invece il rafforzamento del partenariato pubblico privato, uno dei temi cari alla Lega. E inserito dal ministro dell’Economia Giovanni Tria tra le misure del decreto crescita che dovrebbe essere approvato la prossima settimana.

Il no dei sindacati

Nel frattempo, i sindacati bocciano il decreto: “Ai rivela un semplice bluff da parte del Governo, che lo utilizza per colpire e disarticolare il Codice degli Appalti”, accusano i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil, Giuseppe Massafra, Andrea Cuccello, Tiziana Bocchi. E Confindustria, con il vicepresidente Stefan Pan, rinnova l’invito al governo ad accogliere le proposte lanciate nei giorni scorsi.“Visto che c’è questo salva intese speriamo che venga usato perché i messaggi siano recepiti”.

(LaPresse/di Antonella Scutiero)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome