Scalo a Grazzanise, Petrella in pressing sui vertici regionali

Enrico Petrella e Vincenzo De Luca

CASERTA – Tanti partenopei, preoccupati dal sovraffollamento di voli che caratterizza da troppi anni Capodichino, vedono in Grazzanise la soluzione più giusta: c’è spazio, c’è già una pista, è un paese ben collegato con il capoluogo campano e con la rete autostradale. Insomma, ha diversi elementi che la rendono idonea ad ospitare uno scalo che possa alleggerire l’aeroporto di Napoli appesantito dai 90.000 movimenti che si sono registrati nel 2023. Se l’opzione Grazzanise è tornata di moda è perché il sindaco Enrico Petrella e il consigliere regionale Alfonso Piscitelli in estate incontrarono, a Roma, il ministro Guido Crosetto per chiedere se la Difesa fosse disponibile a valutare un uso condiviso della pista ospitata dalla base dell’aeronautica militare anche per finalità commerciali. E Crosetto, consultatosi con il suo capo di gabinetto, diede la disponibilità a valutare un progetto. Un passo enorme. Era il principale scoglio da superare e il primo cittadino e Piscitelli ci erano riusciti. E non lasciandosi abbindolare dalle sirene dello scalo civile, operazione bellissima, ma che richiederebbe tutt’altra trafila e investimenti ben più onerosi, Petrella tiene la barra dritta sul progetto iniziale: costruire un hub commerciale a Grazzanise, un’infrastruttura che manca e di cui beneficerebbe, come hanno ricordato a Cronache nei giorni scorsi il manager Castrese Catone e Beniamino Schiavone, presidente di Confindustria Caserta, non solo la Campania, ma tutto il sud, rivoluzionando le rotte commerciali e rendendo il porto di Napoli appetibile per nuove rotte che al momento sono tutte intercettate dalla Liguria.

Ottenuta la disponibilità dalla Difesa, raccolto il consenso degli industriali, con i parlamentari di centrosinistra, centrodestra e 5 Stelle che si sono mostrati uniti chiedendo al Governo di impegnarsi per reinsediare Grazzanise nel piano nazionale degli aeroporti, adesso resta solo da preparare il progetto. E servono soldi e il supporto delle università. Ma potrà essere fatto solo con l’appoggio della Regione Campania. Ed è per questo che Petrella è al lavoro per far arrivare ai vertici dell’esecutivo campano la sua idea, cioè quella di creare l’hub commerciale nel Basso Volturno: un’infrastruttura che darebbe a questo territorio l’occasione di riscatto che cerca da decenni e che merita.
Per trasformare in realtà il sogno dello scalo merci è fondamentale il sì di Palazzo Santa Lucia e se il governatore Vincenzo De Luca dovesse convincersi della bontà del progetto avrà l’opportunità di contribuire al processo di crescita di un’area che per troppo tempo è stata abbandonata.

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