Scandalo abusi, il Chelsea si scusa: i membri dello staff chiusero un occhio

Geekie ha parlato con 23 testimoni che affermano di essere stati presi di mira da Heath

LONDRA – Le giovani promesse del Chelsea hanno subito per anni abusi da un allenatore “prolifico e manipolatore” mentre lo staff del club “ha chiuso un occhio”. Secondo quanto riferito da un rapporto indipendente. Il report, condotto dall’avvocato Charles Geekie, ha rivelato che l’ex capo degli osservatori dei Blues Eddie Heath, morto nel 1983, è stato in grado di operare “incontrastato”. Abusando di ragazzi di età compresa tra 10 e 17 anni negli anni ’70. Le vittime hanno ricordato che Heath usava “allusioni sessuali” nello spogliatoio. Ma allo stesso tempo assicurandosi “che i suoi più gravi abusi sessuali si svolgessero in privato”.

Le testimonianze

Il comportamento di Heath, stando alle testimonianze, era un segreto condiviso tra giocatori e staff. “Era considerato come ‘Nightmare Eddie’ (Incubo Eddie’), ha rivelato un testimone. Il Chelsea ha commentato in una nota ufficiale: “Heath era un violento e prolifico violentatore di minori” la cui condotta era “al di là di ogni dubbio riprovevole. Sebbene il club oggi sia un posto molto diverso da allora, non intendiamo esimerci dalla responsabilità di ciò che è accaduto in passato”. Lo ha spiegato la società londinese. Heath fu licenziato quando Geoff Hurst arrivò in panchina nel 1979. Ma l’ex attaccante, ora 77enne, ha negato di essere a conoscenza del comportamento di Heath e si è rifiutato di essere intervistato per il rapporto.

Lo staff del Chelsea ha chiuso un occhio

Geekie ha parlato con 23 testimoni che affermano di essere stati presi di mira da Heath. Uno di essi ha rivelato che staff e giocatori “devono aver saputo o sospettavano di ciò che stava facendo, ma hanno chiuso un occhio”. Heath avrebbe elogiato i suoi “favoriti”, invitandoli a casa sua a guardare le partite di calcio, offrendo soldi e dolci e facendo amicizia con i loro genitori. Molte delle vittime hanno affermato di aver avuto paura a denunciarlo alle autorità e di metterlo nei guai. Mentre altre hanno raccontato che “volevano impressionarlo” per assicurarsi di essere selezionati. Un ex giocatore ha affermato che gli abusi subiti hanno avuto “un impatto enorme su di me e sulla mia famiglia”.

(LaPresse/AFP)

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