Scuola, la Lega prende le distanze dal Governo: primi guai per Draghi

Speranza lancia l'allarme: "Aumenta l'instabilità nella coalizione"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Mario Draghi

E’ scontro tra Governo e Lega sulla scuola, dove vengono al pettine i primi nodi del dopo Mattarella-bis. Dunque la Lega fa muro e non vota in Cdm il decreto che prevede “i vaccinati sempre in classe, i non vaccinati in dad”. Secondo Massimo Garavaglia si tratta di “un’inaccettabile discriminazione, noi questo provvedimento non lo votiamo”.

I chiarimenti

E già in precedenza in una telefonata Giorgetti aveva spiegato al premier Mario Draghi che la Lega non entrerà in sala per evitare il voto contrario. E assieme a Garavaglia ed Erika Stefani, Giorgetti ha sottoscritto una nota in merito: “Pur condividendo le misure di apertura contenute nel decreto approvato in Cdm, in coscienza non potevamo approvare la discriminazione tra bambini vaccinati e non vaccinati. I dati ci dicono, per fortuna, che i contagi scendono quotidianamente e nostro dovere è lavorare con determinazione alle questioni concrete per risolvere i problemi del Paese”.

Le repliche

Non si fa attendere la replica del ministro della Salute, Roberto Speranza: “Nessuna discriminazione, si spera sia solo un incidente ma rischia di aumentare l’instabilità del governo, mentre la maggioranza dovrebbe compattarsi al fianco di Draghi come fa il Pd”. Ma Salvini ha sottolineato che a breve “vedrà il premier, per rimettere al centro dell’agenda le vere emergenze del Paese” come ad esempio il caro bollette. Argomento scottante che rassicurerebbe il partito di via Bellerio in quanto il governo “metterà in campo le risorse necessarie”.

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