Sea Watch 3, la Cei si offre di accogliere i minori a bordo

LAPRESSE / AFP


SIRACUSA – Mentre continuano i bisticci tra Italia e Olanda su chi debba farsi carico dei 47 migranti a bordo della nave Sea Watch 3, ormeggiata al largo di Siracusa (clicca qui per leggere), la Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini offre la sua disponibilità all’accoglienza dei minori. La Cei si dice pronta a ospitare i ragazzi “con cui abbiamo collaborato per i cordoni umanitari e, lo scorso agosto, per la nave Diciotti”. “Abbiamo 201 case famiglia in Italia in cui accogliamo disabili e orfani e siamo disposti ad accogliere i ragazzi”, hanno riferito.

Sea Watch 3, la posizione del governo

La Sea Watch 3 si trova a largo del porto siracusano dopo aver soccorso ormai otto giorni fa 47 persone. Appartiene a un’organizzazione no profit olandese. I migranti stanno bene, ma le loro condizioni psicologiche sono precarie. Nonostante ciò non cambiano posizione i due vicepremier Salvini e Di Maio. La Sea Watch 3 batte bandiera olandese, perciò la responsabilità dei migranti e della nave stessa appartiene all’Olanda.

La replica olandese

Il ministro dell’integrazione olandese Mark Harbers risponde alla richiesta del governo italiano di farsi carico dei 47 migranti.
I Paesi Bassi sono a favore di una soluzione strutturale tramite la quale, immediatamente in seguito allo sbarco, venga fatta distinzione tra coloro che hanno diritto alla protezione internazionale e coloro che non hanno questo diritto. Coloro i quali non dovessero avere diritto alla protezione internazionale, dovranno essere rifiutati e rispediti indietro immediatamente dopo l’arrivo alla frontiera esterna europea”.
Il messaggio olandese è quindi chiaro: fateli scendere e trattiamo.

“Facciamoli scendere”, l’appello di Siracusa divenuto virale

Nel frattempo, impazza sui social la richiesta di accogliere in Italia i 47.
#Facciamoliscendere è l’hashtag divenuto virale, partito dallo slogan di un gruppo di cittadini di Siracusa, che hanno esposto in città lenzuoli bianchi con la scritta solidale. Dalla loro parte anche il sindaco Francesco Italia: “Non si può fare una guerra sulla pelle di disperati. Il Comune e l’arcidiocesi sono pronti a fare la loro parte per accoglierli“, ha detto il primo cittadino siracusano.

Si unisce all’appello della città siciliana anche l’Unicef, tramite il portavoce italiano Andrea Iacomini. La preoccupazione è per i bambini a bordo, che “non possono essere ostaggi in mare dell’indifferenza. Ostaggi dei governi europei che non riescono a mettersi d’accordo”.

Grillo: “M5S e Lega intendono impedire questo mercimonio della sofferenza” 

Sia noi che la Lega intendiamo impedire questo mercimonio della sofferenza. Puoi fare come Minniti che ha bloccato il varco senza dirlo esplicitamente. Oppure puoi impedire lo spaccio di false speranze e ridiscutere la questione a livello Ue. Il che significa anche graffiarsi un po’ con la Francia, che non resiste ai suoi istinti colonialisti“. Lo ha dichiarato Beppe Grillo in un’intervista ad “America Oggi”.

Grillo si è soffermato anche sul rapporto con la Lega: “E’ un continuo confronto, anche sofferto, con una diversa sensibilità nella modalità di affrontare le problematiche politiche. Tuttavia, non si può negare che il connubio M5S-Lega sia vincente. Ha consentito la realizzazione di rilevanti azioni politiche, molto avversate, contro la povertà“, ha concluso. 

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