Conte al Senato: “Stop al business immigrazione, più severità contro la corruzione. Europa? Chiederò equità”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Giuseppe Conte

ROMA (Francesco De Sio) – “È un momento importante per me e per il Paese, avverto pesante la responsabilità”. Sono le prime parole del Premier Giuseppe Conte al suo arrivo al Senato, dove oggi verrà votata la fiducia al Governo giallo-verde frutto dell’alleanza fra Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Le parole del presidente del Consiglio in Senato

“Bisogna offrire risposte concrete ai bisogni dei cittadini”, esordisce il presidente del Consiglio nell’illustrare il discorso programmatico nell’aula di Palazzo Madama. “Oggi ci presentiamo a voi per chiedere la fiducia a favore non solo di una squadra di governo ma di un progetto per il cambiamento dell’Italia”, continua Conte. E aggiunge: “Assumo l’incarico con umità e determinazione, mosso solo da spirito di servizio. Da noi un cambiamento radicale di cui siamo orgogliosi. Io sarò garante del contratto, come avvocato che tutelerà l’interesse dell’intero popolo italiano”.

Il piano politico

Strenue la difesa ai partiti di maggioranza: “Le forze politiche che integrano la maggioranza di governo sono state accusate di essere populiste e antisistema. Se populismo è attitudine ad ascoltare i bisogni della gente, allora lo rivendichiamo”. Poi continua: “Vogliamo essere pragmatici. Ascolto, esecuzione e controllo saranno i tre pilastri dell’azione di governo. La prima preoccupazione del governo saranno i diritti sociali, progressivamente smantellati negli ultimi anni. I cittadini italiani hanno diritto a un salario minimo orario, a un reddito minimo di cittadinanza, a pagare in maniera semplice tasse eque. Metteremo fine al business dell’immigrazione cresciuto a dismisura sotto il mantello della finta solidarietà”.

Le novità

Il nuovo leader di Governo ha annunciato nel suo discorso alcune importanti introduzioni per combattere alcune delle piaghe del nostro Paese: “Cambia che combatteremo la corruzione con metodi innovativi come il ‘daspo’ ai corrotti e con l’introduzione dell’agente sotto copertura”. Sul piano della sicurezza “potenzieremo la legittima difesa”. Quanto alla politica estera, “saremo fautori di un’apertura alla Russia, ci faremo promotori di una revisione del sistema delle sanzioni”. Spazio anche per una battuta sull’Europa, tema mai come ora d’attualità: “È la nostra casa, come Paese fondatore abbiamo il diritto di rivendicare un’Europa più forte e più equa”.

I tagli e le reazioni finali

Sul taglio dei costi della politica, infine, Conte assicura: “Questo Governo intende agire con risolutezza sul taglio delle pensioni e dei vitalizi dei parlamentari”. Quanto al capitolo giustizia, il premier annuncia pene più severe per la violenza sessuale e una “riforma della prescrizione”. Lungo applauso dell’aula nel passaggio sul contrasto alle mafie “Contrasteremo con ogni mezzo le mafie, aggredendo le loro finanze”. Dai seggi si leva il coro: “Fuori la mafia dallo Stato”, prontamente bloccato dall’intervento della presidente del Senato Elisabetta Casellati.

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