Serie A, il Napoli passeggia a Parma: poker ai ducali e doppietta di Milik

Roboante successo dei partenopei che vincono e convincono contro la squadra di D'Aversa

(Photo by Isabella BONOTTO / AFP)

MILANO – Il Napoli cala il poker al Tardini e prova a lanciare un avvertimento alla Juventus. Gli azzurri sbrigano la pratica Parma senza difficoltà, travolgendolo con Zielinski, Milik (doppietta) e Ounas in un match semplicemente dominato. Tre punti che consentono alla squadra di Carlo Ancelotti, reduce dal successo-qualificazione con lo Zurigo in Europa League, di ritrovare la vittoria e replicare al successo bianconero a Bologna, restando a -13, a una settimana dallo scontro diretto del San Paolo.

Il Napoli cala il poker, Parma battuto in casa

L’ultima possibilità di riaprire un campionato che ormai sembra chiuso, a patto di sperare in qualche scivolone della capolista che sembra però assai improbabile. Match da dimenticare per i ducali, apparsi arrendevoli e mai capaci di mettere in difficoltà la corazzata azzurra apparsa superiore in tutto e per tutto. La squadra di D’Aversa si vede annullato un rigore dal Var.

Parma-Napoli, le formazioni

Ancelotti non può contare sullo squalificato Insigne, il tandem d’attacco è formato da Mertens e Milik. In difesa Hysaj vince il ballottaggio con Ghoulam a sinistra, Maksimovic continua a fare le veci dell’infortunato Albiol. A destra c’è Malcuit. D’Aversa replica con il tridente Biabiany-Inglese-Gervinho. A centrocampo, dove mancano Scozzarella e Stulac, esordio in Serie A per Machin. A sorpresa Barillà si accomoda in panchina. In mezzo torna Rigoni, in difesa Gagliolo.

Gli azzurri passano in vantaggio con la rete di Zielinski

Prevedibile il canovaccio: azzurri che si impossessano della manovra e dettano il passo, ducali attenti a tappare ogni varco in attesa dell’attimo giusto in ripartenza.

Ma il fortino di D’Aversa viene bucato dopo 19 minuti: il vantaggio lo firma Zielinski, pescato in area dall’esterno di Hysaj, battendo Sepe con un rasoterra diretto nell’angolo lontano. Strada in discesa per la squadra di Ancelotti, poi ancora pericolosa con Mertens che ci prova di prima intenzione dopo essersi liberato di Bruno Alves. I padroni di casa non riescono ad imbastire una reazione e la superiorità, a tratti schiacciante, degli azzurri partorisce un’altra buona occasione con Callejon: lo spagnolo fa tutto da solo, concludendo di potenza dal limite dopo uno sfondamento centrale. Palla sul fondo.

Milik firma il raddoppio, nulla la reazione dei ducali

Al 36′ tempi già maturi per il raddoppio con il piazzato vincente di Milik: il polacco calcia beffardamente sotto la barriera con il mancino e la palla si infila a fil di palo. Il Parma continua invece a combinare poco, affidandosi a qualche sgroppata di Gervinho. E rischia ancora nel finale di tempo, con un destro a giro di Zielinski, che manca lo specchio di un soffio.

Toccato duro, Maksimovic lascia il posto a Luperto ad inizio ripresa. D’Aversa cerca la scossa con l’inserimento di Siligardi per Machin. La gara sembra vivere una svolta con il dischetto indicato da Chiffi dopo l’atterramento di Bruno Alves ad opera di Malcuit. L’arbitro fa retromarcia dopo l’ausilio del Var che mette in luce un precedente fallo di Gagliolo su Callejon. Si vede finalmente Gervinho: l’ivoriano, servito da Siligardi, scarica il destro da fuori area costringendo Meret alla deviazione in corner.

Il Parma capitola, spazio a Verdi e Ounas

I padroni di casa giocano con più scioltezza, certo favoriti da un Napoli che non ha necessità di premere sull’acceleratore. Ci pensa ancora Milik a soffocare le possibili illusioni emiliane: ma il polacco non fa che scartare un regalo confezionato da Biabiany, che lo serve inavvertitamente. Il sinistro a giro dal limite del numero 99 batte Sepe e chiude i giochi, semmai fossero ancora aperti (28′). La gara non ha più nulla da dire e Ancelotti può far rifiatare Zielinski e Milik: spazio a Verdi e Ounas. E proprio l’algerino, messo davanti a Sepe dall’altro neoentrato, trova gloria siglando il poker degli azzurri con un diagonale che non lascia scampo al portiere di casa (37′).

(LaPresse/di Attilio Celeghini)

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