Serie A, Juve supera 2-1 Verona tra festa scudetto e commozione addio Buffon

Foto Alfredo Falcone - LaPresse In foto Gigi Buffon

Torino, 19 mag. (LaPresse) –

La festa adesso può iniziare davvero. Nel giorno dell’addio di Gianluigi Buffon, protagonista indiscusso dell’ultima recita all’Allianz Stadium, la Juventus regola 2-1 l’Hellas Verona e chiude in bellezza la propria stagione, culminata con il ‘double’ campionato/Coppa Italia conquistato a Roma nel giro di pochi giorni.

Più che in campo, con due squadre ormai prive di motivazioni e in modalità ‘vacanze’, lo spettacolo è tutto fuori. Tra coreografie e cori per il settimo sigillo e l’ultimo saluto al proprio capitano, i tifosi bianconeri hanno arricchito e ravvivato il match. Già prima del fischio d’inizio la bandiera della Juve si è soffermata per un lungo abbraccio con compagni e ultrà, ma il momento clou e più emozionante è avvenuto tra il 17′ e il 19′ della ripresa, quando Buffon ha lasciato spazio a Pinsoglio concludendo ufficialmente dopo 17 stagioni la sua avventura a Torino. Forse non tra i pali, ma per questo bisognerà attendere ancora qualche giorno. Una passerella accompagnata dalla standing ovation dell’intero Allianz Stadium e dalle lacrime di ‘Supergigi’.

Sul rettangolo verde nei primi 45 minuti è stato soprattutto Paulo Dybala a farsi notare per qualche giocata di classe per ‘distrarre’ di tanto in tanto un pubblico concentrato nell’omaggiare Buffon (a cui è stata dedicata una splendida coreografia) e a festeggiare il titolo appena conquistato. Dopo un paio di tentativi di poco fuori misura la Joya con una magia – colpo sotto fuori equilibrio – ha colpito la traversa. In precedenza ci avevano provato Mandzukic e Douglas Costa, tra i più attivi in assoluto. Nella festa di Buffon non poteva mancare anche un intervento del portiere 40enne su Fares, che calcia sul palo più lontano ma trova la pronta risposta del capitano.

In avvio ripresa i campioni d’Italia ipotecano il match con uno-due micidiale. Al 4′ Rugani sblocca il risultato con un tapin vincente da due passi dopo un primo intervento di Nicolas sulla rasoiata di Douglas Costa, sempre pimpante nonostante la settimana di relax. Tre minuti più tardi ci pensa Miralem Pjanic, con l’ennesima magia su punizione, a mandare i titoli di coda sul match. Dybala e il neontrato Higuain provano a incrementare il bottino ma nel secondo tempo le attenzioni sono tutte riservate a Buffon e Lichtsteiner, due pilastri della Juve che, chi per un motivo chi per un altro, dalla prossima stagione non faranno più parte di questo gruppo. Dopo la passerella a Gigi anche lo svizzero nel finale ruba la scena a una partita improvvisamente riaperta dalla rete di Cerci, con un bel tocco di prima d’esterno (e Rugani colpevolmente in ritardo) a un quarto d’ora dalla fine. L’ex Lazio prima sbaglia un rigore concesso per un goffo intervento con il braccio di Bearzotti, poi, in pieno recupero, nonostante le tre sostituzioni già effettuate, saluta il campo per l’ultima volta in un’ovazione generale. Tra lacrime e applausi, tra commozione e gioia, ora la festa bianconera può iniziare davvero.

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