Blitz anti-capolarato a Vittoria (Ragusa), 4 imprenditori arrestati e 3 denunciati. Nelle serre minori con i fertilizzanti tossici tra le mani

Tra gli addebiti anche lo sfruttamento del lavoro e la violazione di norme sull'ambiente e l'edilizia

Sfruttamento dei lavoratori a Ragusa

VITTORIA – E’ di quattro persone arrestate e tre denunciate il bilancio dell’operazione anti-capolarato messa a segno dalla polizia di Ragusa. Tutti imprenditori che, secondo le accuse, avrebbero ‘offerto’ lavoro nelle serre di Vittoria ad africani, rumeni, tunisini e anche italiani. Ma in condizioni tali da poter parlare di sfruttamento. “Nessuna delle aziende agricole controllate rispettava le norme vigenti”, hanno riferito gli investigatori.

Minorenni usavano fertilizzanti tossici senza precauzioni. E a fine giornata i lavoratori rientravano in case abusive, fatiscenti e in pessime condizioni igieniche

Sono le norme sulla sicurezza dei lavoratori, in primis, ad essere state sistematicamente violate. Gli agenti hanno rilevato “una situazione di illegalità diffusa”. Perché non solo la maggior parte dei braccianti si trovava in ‘nero’, ma la loro salute era costantemente in pericolo. I poliziotti hanno accertato, ad esempio, l’impiego di minorenni che irrigavano i terreni con fertilizzanti tossici senza che ci fosse alcuna precauzione. Ma non è tutto, perché i lavoratori erano sottoposti spesso a turni massacranti. E dopo, alla fine della giornata, rientravano in alloggi fatiscenti, costruiti in maniera abusiva e in pessime condizioni igieniche incompatibili con la vita.

Quattro gli imprenditori arrestati. Tra gli addebiti lo sfruttamento e la violazione delle norme del codice dell’ambiente, sull’edilizia e la sicurezza sui luoghi di lavoro

“I lavoratori hanno reso dichiarazioni tali da permettere alla squadra mobile di procedere all’arresto, nei casi più gravi, e alla denuncia in stato di libertà”, hanno spiegato le forze dell’ordine. Le abitazioni costruite abusivamente sono state sequestrate. All’interno vivevano interi nuclei familiari. In alcuni casi c’erano anche dei neonati, che sono stati segnalati ai servizi sociali di Vittoria. Sotto chiave sono finite anche alcune aree che erano state adibite a discariche abusive. Oltre allo sfruttamento lavorativo, sono state infatti contestate infrazioni del codice dell’ambiente, per le modalità di assunzioni, le normative sull’edilizia, le violazioni delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e la violazione delle norme sulla salubrità degli ambienti adibiti a civile abitazione.

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