Simone (FI): “Anniversario Craxi, capro espiatorio della falsa rivoluzione giudiziaria”

“Sono trascorsi 19 anni dalla morte in esilio ad Hammamet di Bettino Craxi, un grande leader politico e sopratutto uno statista. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare il ricordo di un uomo che ha cambiato per davvero la politica in italia.

Foto LaPresse Torino/Archivio

ROMA – “Sono trascorsi 19 anni dalla morte in esilio ad Hammamet di Bettino Craxi, un grande leader politico e sopratutto uno statista. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare il ricordo di un uomo che ha cambiato per davvero la politica in italia. Ha subito attacchi, infamie da parte di tutta la classe politica del tempo, perché ebbe il coraggio di raccontare come funzionava la politica in Italia”. Lo afferma, in una nota, l’esponente di Forza Italia Michele Simone.

Il ricordo

 “Il 3 luglio del 1992 – ricorda Simone – alla Camera di Deputati Craxi pronunciò il suo ultimo discorso davanti agli attoniti colleghi parlamentari. Un discorso in cui era stata soppesata parola per parola, affinché tutti potessero tenerle a mente per sempre. Parole che nascondevano, al contempo, il dramma di un uomo che aveva capito di essere stato scelto come capro espiatorio da sacrificare sull’altare di quella falsa rivoluzione fatta passare attraverso il rumore delle procure di Mani Pulite. Bettino Craxi amava l’Italia, e diede dignità al suo Paese ed agli italiani in Europa e nel mondo. Tutti noi abbiamo l’obbligo di ricordare la figura storica e politica di uno statista che ha profondamente amato l’Italia, sacrificando anche la sua vita per il bene della sua nazione e del suo popolo”.

LaPresse

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