Siria, Alfano: No escalation serve soluzione politica

Italian Foreign Minister Angelino Alfano, gives a joint press conference during the ministerial meeting "Lebanon, building trust: a viable security for the country and the region" on the support of the Lebanese security forces, at Foreign ministry headquarters, Farnesina palace, in Rome on March 15, 2018. / AFP PHOTO / Andreas SOLARO

Roma, 16 apr. (LaPresse) – “L’Italia ha considerato le operazioni di sabato mattina una risposta mirata, motivata e circoscritta all’attacco chimico di Douma. Abbiamo offerto ai nostri alleati il nostro sostegno politico, ribadendo che non vogliamo considerare ciò che si è verificato come l’avvio di una escalation”. Così il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, al Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo . “Ribadiamo il nostro sostegno a Staffan De Mistura e la centralità del processo di Ginevra, dentro il quale l’Europa può svolgere un ruolo importante. La Conferenza del 24 e 25 aprile può rappresentare un momento di centralità politica dell’Unione europea” prosegue.

“Abbiamo l’idea che sia importante e necessario fare tutto il possibile per accertare rigorosamente i fatti dal punto di vista dell’esistenza di prove evidenti a carico del regime di Assad, nella vicenda di Douma. Riteniamo assai verosimile che il regime sia coinvolto nel recente attacco chimico, sulla base dei precedenti. Confidiamo nell’aiuto che ci potranno dare gli esperti Opac che sono già sul terreno – aggiunge Alfano – Non possiamo esimerci dal ricordare che non esiste una via militare alla soluzione della guerra in Siria e che dobbiamo avere una strategia politica. È di fondamentale importanza tenere Washington agganciata al processo negoziale a guida Onu e in questa prospettiva dobbiamo anche continuare a tenere aperto un dialogo con i principali attori della crisi, in primis Mosca. Tutte cose che, a mio avviso, come Unione europea abbiamo ben impostato”.

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