Siria, Erdogan: “L’embargo delle armi e le sanzioni non ci fermeranno”

"Dopo che abbiamo lanciato la nostra operazione, abbiamo affrontato minacce come sanzioni economiche ed embargo sulla vendita di armi".

(Xinhua/Ye Pingfan)

ISTANBUL – “Dopo che abbiamo lanciato la nostra operazione, abbiamo affrontato minacce come sanzioni economiche ed embargo sulla vendita di armi. Coloro che credono di poter far sì che la Turchia arretri di fronte a queste minacce si stanno decisamente sbagliato”. Lo ha dichiarato in un discorso televisivo il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, a proposito dell’aggressione militare contro le milizie curde nel nordest della Siria.


Francia e Germania hanno annunciato sabato lo stop all’esportazione di armi in Turchia, in relazione all’offensiva contro i curdi. Erdogan ha confermato di aver parlato con la cancelliera tedesca, Angela Merkel: “Le ho detto di spiegarmi, siamo davvero alleati al cuore della Nato, o il gruppo terrorista” delle YPG curde “è stato accettato nella Nato senza che io fossi informato?”. Ha poi respinto l’idea di qualsiasi mediazione con le milizie curde: “Quando si vede uno Stato sedersi al tavolo con un gruppo terroristico?”. Poi ha detto che Turchia e suoi alleati siriani ora controllano Ras al-Ain, mentre prosegue l’assalto su due fronti di Tal Abyad.

LaPresse

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