Sondrio, coniugi uccisi dal monossido in una baita

I coniugi stavano dormendo quando per il malfunzionamento dell'impianto si è sprigionato monosssido che ha ucciso i due nella stanza da letto

SONDRIO – Tragedia in Valtellina: due coniugi di Tresivio sono morti in una baita in alta quota ad Aprica. Sono rimasati vittima probabilmente del monossido sprigionato da un impianto mal funzionante all’interno della casa. Il recupero dei corpi è stato effettuato con l’aiuto degli uomini del Soccorso Alpino.

A dare l’allarme è stato il figlio

Le indagini invece sono condotte dai i carabinieri. E’ stato sequestrato l’impianto sospettato di aver provocato la morte dei due. L’allarme ai soccorritori è stato dato dal figlio della coppia perché i genitori, uccisi dalle esalazioni probabilmente nella scorsa notte, non rispondevano ai cellulari. Il medico legale che non ha potuto che constatare il decesso della coppia. Le salme sono state riportate a Valle con l’elicottero ed è stato avvisato il magistrato di turno.

Avevano 64 anni, si trovavano a 1700 metri di quota

I coniugi valtellinesi, entrambi di 64 anni e residenti a Tresivio, stavano dormendo nella loro camera, a Malga Palabione, sopra il Passo dell’Aprica, a 1700 metri di quota. Il figlio si è allarmato quando ha visto che non rispondevano al telefono e ha subito chiesto aiuto. Sul posto l’elicottero, i carabinieri, i vigili del fuoco e il Soccorso alpino, stazione di Aprica della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Cnsas. Il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso, le salme sono state trasportate a valle per poi essere trasferite nell’Istituto di Medicina legale del capoluogo.

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