Spagna, a Barcellona 2° sciopero taxi contro Uber e Cabify

Secondo giorno consecutivo di sciopero dei taxi contro Uber e Cabify a Barcellona. Qui centinaia di tassisti si sono raccolti all'aeroporto El Prat e hanno guidato lentamente verso il porto.

/ AFP PHOTO / Pau Barrena
Barcellona (Spagna), 26 lug. (LaPresse/AFP) – Secondo giorno consecutivo di sciopero dei taxi contro Uber e Cabify a Barcellona. Qui centinaia di tassisti si sono raccolti all’aeroporto El Prat e hanno guidato lentamente verso il porto. Causando ingorghi stradali di diversi chilometri e provando così a bloccare l’accesso alla città. I tassisti avevano indetto uno sciopero di 48 ore dopo che il governo spagnolo ha presentato ricorso contro la decisione delle autorità di Barcellona di limitare il numero di licenze per veicoli con conducente (Vtc) per servizi come Uber. La decisione, che era stata sospesa in attesa di decisione sul ricorso, prevedeva che a Barcellona fosse possibile concedere una licenza Vtc ogni 30 licenze di taxi.

l’iniziativa

Mercoledì, nel primo giorno di sciopero, alcuni tassisti hanno lanciato sassi contro i veicoli di conducenti privati tipo Uber. Almeno due conducenti sono stati portati in ospedale, secondo l’associazione Unauto VTC. Le aggressioni hanno portato Uber e Cabify a sospendere il loro servizio a Barcellona fino al termine delo sciopero di taxi. L’influente associazione Elite Taxi ha fatto sapere che “respinge con energia e condanna senza riserve ogni tipo di violenza o aggressione”, che continuerà a combattere “fino alla fine”. Non vogliono assolutamente che in iniziative come queste, si usino tali comportamenti.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome