San Roque (Spagna), 311 migranti sbarcano nel porto di Crinavis dopo una settimana in balia delle onde

Sono stati accolti dalla Croce rossa che ha offerto loro i primi beni di sostentamento e l'assistenza medica.

Foto Jorge Guerrero / AFP

SAN ROQUE – Continuano a viaggiare come masse disperate. Anzi, sono proprie masse disperate. In 311, a bordo della Open Arms, sono arrivati in Spagna qualche ora fa. Nessuno li voleva, questi migranti, da una settimana a questa parte. Alla fine, il porto di Crinavis – nella baia di Gibilterra – li ha accolti. Non sono certo gli unici arrivati in questi giorni. Un periodo natalizio pieno di sbarchi, che conferma ancora una volta – se mai ce ne fosse stato bisogno – che l’emergenza è tutt’altro che in diminuzione.

Open Arms sbarca 311 migranti nel porto di Crinavis a San Roque, Camps: “Missione compiuta”

“Missione compiuta, Open Arms è entrata alle ore 8.30 nella baia di Gibilterra e si dirige verso l’unico porto sicuro di Crinavis, nel municipio di San Roque”. E’ un tweet trionfale quello con cui Oscar Camps, fondatore della ong, annuncia l’arrivo di 311 migranti in Spagna. Open Arms, dopo aver raccolto i profughi il 21 dicembre scorso, aveva chiesto accoglienza prima a Malta e poi all’Italia. In entrambi i casi, le porte sono rimate sbarrate. Quindi, nelle ultime ore, ha ricevuto il via libera dal governo spagnolo. I migranti sono stati accolti dalla Croce rossa che ha offerto loro i primi beni di sostentamento e l’assistenza medica. E’ già in corso la procedura d’identificazione.

Periodo natalizio ‘ricco’ di arrivi, solo nel 2018 in Spagna sono arrivati oltre 60mila clandestini

Come detto, l’arrivo di Open Arms di questa mattina non è stato l’unico sbarco dell’ultimo periodo. Nei giorni precedenti oltre 200 persone sono state tratto in salvo tra lo Stretto di Gibilterra, il mare di Alboran e il Mediterraneo meridionale. Qualche settimana fa, l’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) ha pubblicato dati allarmanti. Nel 2018, oltre 60mila persone sono entrate clandestinamente in Spagna. Numeri più che triplicati rispetto al 2017, quando si stima siano stati 20mila gli ingressi non autorizzati.

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