Spari all’esterno del Pellegrini, raffica di proiettili nella notte

spari all'esterno del vecchio pellegrini
spari all'esterno del vecchio pellegrini

NAPOLI – In casi come questo bisogna sempre partire dai dati certi: numerosi colpi di pistola sono stati esplosi nella notte in via Portamedina, proprio di fronte all’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini. Altro elemento sicuro, il numero di bossoli ritrovati, dieci, al termine del sopralluogo effettuato attorno all’una dai carabinieri i carabinieri della compagnia Napoli Centro, allertati da una segnalazione di spari all’altezza dell’ospedale.  Non solo: sulla saracinesca della tabaccheria sita davanti al nosocomio, gli investigatori hanno constatato la presenza di un foro riconducibile ai colpi sparati. E’ la somma che fa il totale. I militari dell’Arma hanno già provveduto ad acquisire le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti sul posto.

Non è certo, però, chi o cosa fosse l’obiettivo della raffica di spari. Ma un primo sospetto c’è, una prima pista pure. Gli investigatori escludono l’ipotesi della stesa contro la tabaccheria, una delle tante attività storiche del quartiere, quasi un punto di riferimento per la comunità locale e per chi, ogni giorno, frequenta via Portamedina e dintorni. Si sospetta, invece, che possa trattarsi di un agguato fallito. Lo dice anche la mole di fuoco riservata. Dieci colpi forse sono troppi per un’attività commerciale. Non lo sono, però, se l’obiettivo è ammazzare. Ad agire, secondo gli investigatori, sarebbero stati due soggetti in sella a uno scooter. Un rocambolesco inseguimento tra i vicoli del ventre molle della città, poi il raid di piombo contro un bersaglio mobile: questa la scena ipotizzata dai carabinieri. Spari all’impazzata per centrare una persona che intanto correva, forse a piedi. E sullo sfondo si erge uno scontro tra baby boss. Da tempo, infatti, nella zona di via Portamedina viene segnalata la presenza di gang di giovanissimi che si starebbero contendendo il quartiere, già oggetto di contese tra i gruppi criminali dei Saltalamacchia e dei Masiello, questi ultimi legati al clan Mazzarella. Macrocriminalità, sì, ma adolescenziale: questo il solco in cui procedono le indagini. Un’ipotesi che si fa più solida alla luce di quanto avvenuto nella stessa zona appena sabato sera, quando si è registrato il ferimento di un giovanissimo.

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