Spending Review, la Corte dei Conti approva le linee guida degli enti territoriali

E' stato predisposto un questionario articolato in tre sezioni

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA – La Sezione delle Autonomie della Corte dei conti ha approvato le linee guida e le metodologie per l’attuazione della disciplina sulla spending review. E prevista dall’art. 6, comma 3, del decreto-legge 174/2012, convertito con modificazioni dall’art. 1, comma 1, della legge 213/2012.

La decisione della Corte dei conti

Le linee guida e le metodologie, infatti, – pur finalizzate in via primaria a uniformare le attività di verifica svolte dalle singole Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, che sono dirette alla razionalizzazione della spesa pubblica – hanno poi anche lo scopo di sostenere il continuo processo di cambiamento del management degli enti territoriali.

Razionalizzazione, riqualificazione e revisione della spesa pubblica rappresentano, ormai da alcuni anni, obiettivo prioritario dell’azione del governo centrale. E principio informatore delle discipline vincolistiche, destinate agli enti territoriali, intervenute nel tempo.

La gestione delle risorse pubbliche locali

Le metodologie, elaborate a partire dagli indicatori della banca dati OpenCivitas per i comuni delle regioni a statuto ordinario – sono, infatti, un’assoluta novità. E “costituiscono uno strumento di ausilio nella gestione delle risorse pubbliche locali”. In vista di una nuova cultura in cui la revisione della spesa non rappresenti “mera adesione a uno schema standardizzato di formalismo comportamentale burocratico imposto dall’esterno”. Ma anche l’effetto di “relazioni dialogiche all’interno dell’ente e di un fattivo confronto tra l’organo politico e la struttura amministrativa sulle scelte operate”.

Contenimento della spesa

A completare poi le linee guida e le metodologie, è stato anche predisposto un questionario articolato in tre sezioni, sui risultati conseguiti dall’ente. Anche mediante il ricorso a modalità di gestione centralizzate – sul versante del contenimento della spesa (sezione prima), sul rispetto delle discipline vincolistiche (seconda) e anche sulle misure organizzative discrezionalmente adottate dall’Ente. Per la razionalizzazione della spesa.

(LaPresse)

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