“Sputnik in Campania? Una bufala”

L’imprenditore chiamato da Palazzo Santa Lucia per trattare con Mosca: “L’Italia è alleata degli Stati Uniti, non se ne farà nulla”

CASERTA– L’acquisto del vaccino russo ‘Sputnik’ da parte della regione Campania trova dubbioso l’imprenditore casertano Antonio Crispino che, da anni, vanta rapporti di lavoro e frequentazione con il mondo ‘russo’. Proprio l’ingegnere Crispino era stato chiamato dallo staff del Governatore Vincenzo De Luca per svolgere il ruolo di ‘mediatore’. “Più che mediatore, facilitatore” corregge l’imprenditore che ci racconta l’episodio: “Conoscendo la mia attività di imprenditore in Russia e i miei contatti con il governo locale è stata una ‘normale’ richiesta di rendermi disponibile a facilitare i contatti tra le due realtà ma, devo dire, che il Governatore aveva già aperto diversi canali per intraprendere quest’operazione commerciale che è tutta da costruire”.

All’annuncio della Regione Campania, infatti, è partita la corsa degli ‘incerti’, di quelli che non credono che la Russia sia in grado di produrre tutte le dosi necessarie all’esportazione e al consumo interno nazionale, circostanza di cui chiediamo conferma a Crispino. “Attualmente la Russia non è certamente come la Cina. Il muro è caduto ieri – spiega l’ex presidente di Confindustria Caserta – prima era un paese totalitario senza alcun know how imprenditoriale visto che l’unico impresa consentita era quella statale. Nel cambiamento, comunque grande, che c’è stato in questi anni, molto i russi lo devono agli europei ed in particolare agli imprenditori italiani che sono stati in Russia ad illustrare come si organizzava l’impresa privata e non è realistica l’idea di un sistema capitalistico e produttivo pienamente sviluppato”. Ha fiducia nello sputnik, si sottoporrebbe alla somministrazione? “Assolutamente sì – conferma Crispino – i russi sono molto più simili a noi europei di quanto non lo siano gli americani. Il vaccino russo è molto più semplice degli altri e questa è una caratteristica russa, come per il satellite Sputnik”.

In che senso? “Quando ho visitato la ‘città delle stelle’, (un grande parco areospaziale nei pressi di Mosca, ndr) mi sono reso conto che i prodotti ‘spaziali’ russi per quanto visivamente brutti sono di prima qualità, all’insegna della semplicità. Le loro capacità e intelligenze – continua – operano senza fronzoli come dimostra la stazione spaziale internazionale di tecnologia prettamente russa, tanto che ne esiste una copia proprio nella città delle stelle”. Dunque Sputnik potrà essere d’aiuto per uscire dalla pandemia? “Credo che l’annuncio di ieri si risolverà in una bufala – spiega Crispino – l’Italia è alleata degli americani e gli americani non intendono offrire spazio alla Russia, un atteggiamento che punta ad isolare i russi e che ha il solo risultato di incattivirli rendendo difficile la cooperazione internazionale”.

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