Stato dell’Unione, congresso spaccato. Trump: “Il meglio deve ancora venire”

House Speaker Nancy Pelosi of Calif., tears her copy of President Donald Trump's s State of the Union address after he delivered it to a joint session of Congress on Capitol Hill in Washington, Tuesday, Feb. 4, 2020. Vice President Mike Pence is at left. (AP Photo/Patrick Semansky)

WASHINGTON – Stato dell’Unione, congresso spaccato in due in una sala dove regna una evidente tensione con Donald Trump che alla vigilia del verdetto del Senato sull’impeachment, mai menzionato durante il suo lungo discorso, ha rammentato ai presenti i progressi del Paese durante il suo mandato, definendo, invece “fallimentare” quello del predecessore Barack Obama.

Alta tensione

Il discorso di Donald Trump è stato sottolineato dai reiterati applausi da parte dei deputati e senatori repubblicani che hanno anche intonato il coro: “4 more years”, ovvero “altri quattro anni alla Casa Bianca” mentre i democratici sono rimasti praticamente impassibili. Alle spalle del Presidente la speaker della Camera Nancy Pelosi a cui Trump non ha dato neppure dato la mano al suo ingresso, disapprovava in maniera evidente facendo ‘no’ con la testa.La stessa Pelosi, al termine del discorso del Presidente ha strappato la copia del suo discorso: “Era la cosa più cortese da fare – ha detto – considerato quali potevano essere le alternative”

Il discorso

E’ durato un’ora e mezza circa in cui Donald Trump ha evidenziato vari punti del suo mandato, iniziando con il pieno appoggio a Juan Guaidò, leader dell’opposizione in Venezuela definendolo “un uomo molto coraggioso che rappresenta la speranza e le aspirazioni di tutti i venezuelani” rassicurandolo che “la tirannia di Maduro sarà schiacciata. Maduro – ha continuato – è un leader illegittimo e un tiranno che brutalizza la sua gente”.

“Il meglio deve ancora venire”Gli altri temi toccati da Trump riguardano l’economia americana: “Dalla mia elezione – ha sottolineato – i mercati azionari Usa sono saliti del 70%, aggiungendo oltre 12mila miliardi alla ricchezza della nostra nazione, trascendendo ogni cosa considerata possibile. È un record – ha aggiunto – qualcosa a cui tutti i Paesi del mondo guardano e che ammirano”, rivendicato “di aver creato più posti di lavoro di Obama e di aver portato la disoccupazione ai minimi storici”. Quale contraltare Trump ha rimarcato  come le politiche del precedente Presidente, Barack Obama siano state “fallimentari” in particolare sul lavoro e nei confronti di Cuba.

Le minacce all’Iran

Nel discorso ha fatto cenno ai rapporti con gli alleati Nato: “Stiamo spingendoli a pagare il giusto”, ai progetti spaziali: “sia americana la prima bandiera su Marte”, alla lotta al terrorismo: “Non sfuggirete alla nostra giustizia” e all’annoso problema dell’immigrazione: “Gli Usa siano il santuario dei cittadini che rispettano la legge e non di stranieri criminali”. Per finire non poteva non fare accenno alle tensioni con l’Iran: “Abbandoni il programma delle armi di distruzione di massa”, e all’Afghanistan: “Lavoriamo per porre finalmente fine alla guerra più lunga dell’America e per riportare le nostre truppe a casa”.

Il riconoscimento

Infine Trump ha consegnato all’anchor radiofonico conservatore Rush Limbaugh, malato di cancro, la Medaglia della Libertà per mano della moglie Melania Knauss.

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