Strage di Erba, detenuto ‘innamorato’ di Rosa Bazzi

Avrebbe rinunciato al regime di semilibertà

©Mattia vacca/Lapresse

BOLLATE – La scintilla può scoccare anche in carcere? E’ questo l’interrogativo che si stanno ponendo in tanti dopo le voci sul presunto innamoramento di un detenuto del carcere di Bollate che avrebbe perso la testa per Rosa Bazzi, moglie di Olindo Romano, i coniugi condannati all’ergastolo per la strage di Erba. I due sono stati condannati in via definitiva per il massacro di Raffaella Castagna, Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini e per il ferimento di Mario Frigerio. Rosa e Olindo però continuano a professarsi innocenti.

L’amore scoppiato nel carcere dove è detenuta Rosa Bazzi

Mentre Romano è detenuto nel carcere di Opera, la Bazzi si trova nel penitenziario di Bollate. Ed è proprio un detenuto di questo penitenziario che si sarebbe talmente invaghito della Bazzi. Tanto da voler rinunciare ad un regime di semilibertà per non perdere di vista la donna, rinunciando ad un lavoro fuori dalla prigione.

L’avvocato dei coniugi non conferma

Una situazione che sarebbe emersa durante un’udienza al tribunale di sorveglianza la scorsa settimana a Milano ma che non viene confermata dal legale dei coniugi. Fabio Schembri ha riferito che i colloqui tra Rosa e Olindo continuano regolarmente tre volte al mese, infatti la Bazzi viene accompagnata al carcere di Opera per incontrare il consorte. E poi tra i due ci sono ancora le telefonate periodiche. Il legale ipotizza addirittura che possa trattarsi di un attacco personale ai due, detenuti ormai da circa 10 anni. Nè Rosa nè Olindo avrebbero chiesto all’avvocato di modificare la cadenza dei loro incontri nè la modalità.

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