Tap, tre parlamentari grillini vogliono bloccare l’opera. Di Maio: “Impossibile. Previste penali da 20 miliardi di euro”

In una nota, i senatori Lello Ciampolillo, Saverio De Bonis e la deputata Sara Cunial hanno attaccato il premier senza mezzi termini: “Anche Conte sbaglia. Non ci possono essere penali, semplicemente perché non esiste alcun contratto tra Stato e Tap"

Foto Vincenzo Livieri / LaPresse in foto Luigi Di Maio

ROMA – Dopo le proteste in Puglia, per l’accordo sull’Ilva, è la decisione di andare avanti sul gasdotto ad agitare il Movimento Cinque Stelle. A tentare di placare il malumore di alcuni grillini è stato il vicepremier e Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, già finito nel calderone mediato, nelle ultime ore, dopo i suoi attacchi al numero uno della Bce Mario Draghi.

Tap, tre parlamentari del Movimento Cinque Stelle attaccano Conte

In una nota, i senatori Lello CiampolilloSaverio De Bonis e la deputata Sara Cunial hanno attaccato il premier senza mezzi termini: “Anche Conte sbaglia. Non ci possono essere penali, semplicemente perché non esiste alcun contratto tra Stato e Tap. Non ci possono nemmeno essere costi a carico dello Stato, semplicemente perché, non essendovi ad oggi il rispetto delle prescrizioni da parte di Tap, non vi può essere responsabilità dello Stato. Continuiamo ad avere fiducia nella magistratura”.

Di Maio prova a fare da cuscinetto alle promesse di Di Battista

Proprio le promesse di uno dei massimi esponenti del Movimento, Alessandro Di Battista, continuano ad accendere gli animi dei pugliesi. Il grillino aveva annunciato in un comizio che con il M5S al governo l’opera non sarebbe mai stata realizzata. Ma così non è stato. Nel tentativo di arginare quanto emerso, è sceso in campo direttamente il vicepremier.

Posso assicurare che non è semplice dover dire che sulla Tap ci sono delle penali per quasi 20 miliardi di euro. Ma purtroppo è così, altrimenti avremmo agito diversamente. Noi non lo sapevamo, non ci hanno mai parlato delle penali. Non ci sono alternative”. Il gasdotto che porterà dall’Azerbaigian all’Europa il gas, pertanto, si farà.

I No Tap pronti alla mobilitazione generale contro Conte 

Il Movimento No Tap ha annunciato una mobilitazione generale contro il Governo Conte. Si svolgerà domani a San Foca, nella marina di Melendugno. Nel mirino è finita anche la ministra per il Sud Barbara Lezzi, con Forza Italia che si unisce ai comitati contro il gasdotto per chiederne le dimissioni. Intanto anche su un’altra grande opera come la Tav la sindaca di Torino Chiara Appendino insiste sul no alla realizzazione.

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