Roland Garros, quattro moschettieri italiani al secondo turno

Passano il turno al Roland Garros Thomas Fabbiano e Fabio Fognini che si aggiungono a Matteo Berrettini e Marco Cecchinato

Lp - AFP PHOTO / Eric FEFERBERG

PARIGI (Gennaro Scala) – Partite a singhiozzo a causa della pioggia, terreno più pesante. Oggi si presentavano così i campi in terra rossa del Roland Garros. Il primo a scendere in campo per gli italiani è stato Paolo Lorenzi. Trentasei anni, al 74esimo posto nella classifica Atp, si è confrontato con un avversario scomodo per chiunque. Parliamo di Kevin Anderson, numero sette del mondo e in stato di grazia. Al sorteggio Lorenzi ha scelto di ricevere e, in un certo senso, ha porto il fianco al sudafricano che ha infilato tre ace e un servizio vincente lasciando l’italiano senza neppure un quindici. Il turno di servizio di Lorenzi non è stato brillante. Anderson, d’altronde, ha in sé la caratteristica peculiare di non favorire lo scambio. I suoi colpi sono il servizio e la risposta al servizio dell’avversario, entrambi esplosivi, violenti e tendenti a chiudere subito il punto. Così è stato. Doppio break e Lorenzi si è trovato sul 4-0 senza quasi accorgersene. Il 32enne sudafricano ha chiuso in tre set in poco più di un’ora e 40 minuti con il risultato di 6-1 6-2 6-4. 

Fabbiano vince la sua maratona

Nota positiva nella giornata tricolore del tennis è stata la vittoria di Thomas Fabbiano che è riuscito ad approdare al secondo turno dello Slam di Francia. Si trattava dell’incontro iniziato lunedì sera e interrotto, neanche a dirlo, a causa della pioggia alla fine del quarto set. Il 28enne, alla fine, ha sconfitto in cinque set l’australiano Matthew Ebden, con il risultato di 6-4 5-7 6-2 3-6 6-2, in tre ore e 40 minuti complessivi di gioco.

Fognini non sbaglia

A Thomas Fabbiano, Matteo Berrettini e Marco Cecchinato si è aggiunto anche un quarto moschettiere azzurro che ha passato il turno. E parliamo del D’Artagnan del tennis italiano, Fabio Fognini. All’esordio sulla terra rossa di Parigi il ligure ha sconfitto Pablo Andujar, numero 136 della classifica Atp. Ha vinto in tre set Fabio, con il punteggio di 6-4, 6-2, 6-1, in poco meno di due ore. Tra i due si trattava del settimo faccia a faccia, con la bilancia che pende dalla parte dell’azzurro per 6 vittorie a una. Il numero 18 del ranking mondiale, come miglior risultato storico sui campi parigini, può annoverare i quarti raggiunti nel 2011. Il 31enne incontrerà il vincente del match fra l’israeliano Dudi Sela e lo svedese Elias Ymer.

Nulla da fare per Bolelli con Rafa

Un altro che non ce l’ha fatta è Simone Bolelli. Via al primo turno, ma contro il Goat della terra rossa, Rafa Nadal. Sono bastati tre set al mancino di Manacor, con il punteggio di 6-4, 6-3, 7-6 (9), proseguendo il match interrotto ieri sera per pioggia, per battere l’italiano. “Ci ho provato fino all’ultimo – ha dichiarato Bolelli – contro Nadal devi sempre giocare a 200 all’ora, non è che hai altre soluzioni. Anche lui ha superato i 30 anni, magari non corre tanto come prima, ma il suo tennis ha un’intensità che ti porta al limite

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