Teverola, coltellate nel rione: fermati in due

Coltellate nel rione, fermati in due
Coltellate nel rione, fermati in due

TEVEROLA (Ernesto Di Girolamo) – Sfiorata la tragedia a Teverola: un uomo è stato accoltellato e altri due risultano in stato di fermo. A Teverola è stato registrato un episodio di cronaca che ha fatto nel giro di poche ore il giro del paese: un 40enne è stato infatti accoltellato in via Chianca, nei pressi delle palazzine popolari. Non è ancora chiaro quale sia stato il motivo dell’aggressione ma sembrerebbe per futili motivi. Fortunatamente la persona colpita ha riportato ferite gravi ma non da privargli la vita e così ha subito denunciato l’accaduto ai carabinieri di Teverola che hanno immediatamente avviato i controlli. Sono state indagini lampo perché sono finite sotto torchio due persone che attualmente risultano in stato di fermo. I militari dell’Arma stanno ascoltando le persone fermate per cercare di fare chiarezza sull’accaduto. Sono a Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità Antonio Zaccariello di Teverola e Vittorio Mottola di Gricignano di Aversa ed entrambi sono in attesa dell’udienza di convalida. Gli inquirenti ovviamente non escludono alcuna pista ma non è escluso che possa esserci qualche ‘vicenda’ legata alla droga. Anche se potrebbero esserci stati degli screzi personale alla base dell’episodio capitato lo scorso 18 marzo. Gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza anche perché sono momenti particolarmente intensi in tutto il casertano. Episodi di violenza – alcuni molto gravi come questo – si stanno moltiplicando nelle ultime settimane e anche gli stessi cittadini chiedono maggiori controlli alle forze dell’ordine. A lanciare l’allarme dell’accoltellamento sarebbero stati alcuni residenti delle palazzine popolari anche in pochi hanno voluto fornire indicazioni utili ai carabinieri. Come sempre – soprattutto in alcune zone della città – vive ancora una profonda omertà ma per combattere ogni forma di violenza e di delinquenza c’è la necessità che si trovi il coraggio di denunciare. Raccontare quanto visto ai militari dell’Arma in alcuni casi – come questo – potrebbe permettere magari in futuro che altri episodi simili possano nuovamente accadere. 

© RIPRODUZIONE 

RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome