Maltempo, esondano fiumi e torrenti nel Palermitano: 10 morti

Un medico di 40 anni risulta disperso dopo essere stato travolto dall'acqua nella zona di Corleone

Foto Stefano Cavicchi/LaPresse

PALERMO – La Sicilia è in ginocchio per il maltempo. Un bilancio tremendo, che parla già di 10 persone, tra cui tre bambini, che hanno perso la vita. Nove morti in contrada Cavallaro a Casteldaccia nel Palermitano per l’esondazione del fiume Milicia.

La ricostruzione del dramma di Casteldaccia

Qui l’acqua ha infatti travolto la villa dove due famiglie stavano trascorrendo una serata in compagnia. A lanciare l’allarme uno dei tre superstiti, che è riuscito ad ad aggrapparsi a un albero quando l’abitazione è stata sommersa e a chiamare i soccorsi. Nulla da fare, però, per chi era all’interno della villa: l’esondazione del fiume ha sorpreso tutti impedendo di fatto ogni possibilità di trovare una via di fuga.

I nomi delle vittime

Così hanno perso la vita i piccoli Rachele Giordano e Francesco Rughò, rispettivamente di 1 e 3 anni, Federico Giordano, di 15 anni, la madre Stefania Catanzaro, di 32 anni, il nonno Antonino Giordano, 65 anni, e la moglie Matilde Comito, 57 anni. Con loro il figlio 32enne Marco Giordano e la sorella Monia Giordano, di 40 oltre alla 65enne Nunzia Flamia.

A Vicari perde la vita il titolare di un distributore di benzina

Il numero delle vittime è poi salito a 10 perché a Vicari è stato trovato morto uno dei due uomini che risultavano dispersi. Si tratta di Alessandro Scavone, titolare del distributore di carburanti, la cui autovettura è stata travolta dal fiume San Leonardo. Nessuna notizia, invece, di Giuseppe Liotta, 40 anni, medico che stava prendendo servizio nell’ospedale di Corleone: l’acqua lo ha inghiottito in contrada Raviotta.

Le parole del sindaco di Casteldaccia

Da quel momento dell’uomo si è persa ogni traccia: “Una tragedia immane – ha commentato il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacintoe non riusciamo ancora a comprendere come sia potuto accadere. Il fiume non ha mai causato pericoli, non è mai esondato e qui a Casteldaccia non ha piovuto molto. Il fiume nasce nella zona di Ciminna-Caccamo, forse è stato ingrossato dalle piogge cadute lungo il suo percorso”.

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