Tokyo 2020, Djokovic stoppato in semifinale da Zverev: addio Golden Slam

La strepitosa cavalcata di Novak Djokovic si interrompe a Tokyo. Il numero uno al mondo sognava il Golden Slam: la vittoria dei 4 Slam e della medaglia d'oro ai Giochi Olimpici nello stesso anno.

MILANO – La strepitosa cavalcata di Novak Djokovic si interrompe a Tokyo. Il numero uno al mondo sognava il Golden Slam: la vittoria dei 4 Slam e della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici nello stesso anno. Dopo i trionfi agli Australian Open, al Roland Garros e a Wimbledon, il serbo si trovava decisamente a buon punto: nel mirino c’erano il trionfo a cinque cerchi e l’Us Open al via a fine agosto. Ma in Giappone sulla sua strada ha incrociato un coriaceo Alexander Zverev, capace di superarlo in rimonta e sbarrargli la strada per la finalissima. Una vera impresa, quella firmata dal tedesco, considerato che Nole era imbattuto da ben 22 incontri. E che negli otto precedenti tra i due, il serbo aveva vinto sei volte. Ma il vero Djokovic, oggi, ovvero la sua versione marziana ammirata a lungo in questo 2021, si è visto solo nel primo set. Nel secondo, l’inspiegabile crollo.

E al termine del match sono lacrime di gioia per il numero 4 del tabellone, nonché quinto classificato del ranking, vittorioso con il punteggio di 1-6, 6-3, 6-1 in due ore e 5 minuti disputati nell’umida e afosa serata di Tokyo. Nell’ultimo atto Zverev affronterà il russo Karen Khachanov, numero 25 Atp: in palio c’è l’oro ma anche un posto nella storia, perché il 24enne di Amburgo potrebbe diventare il primo tedesco a trionfare nel singolare maschile ai Giochi. Intanto, si gode una giornata che ricorderà a lungo: “A Novak ho detto che è il più grande di tutti i tempi”, ha dichiarato Zverev. “So che stava inseguendo la storia”. “Mi sento così male in questo momento”, il commento di un amareggiato Djokovic. “Lui ha giocato meglio, ha ribaltato la partita. Ha servito molto bene”.

Nole, arrivato alla sua terza semifinale olimpica e unico dei ‘Big Three’ (gli altri sono Nadal e Federer, ovviamente) presente a Tokyo, dovrà accontentarsi di cercare il bronzo nella finalina contro lo spagnolo Pablo Carreno Busta, numero 11 al mondo. Il serbo aveva già centrato il terzo gradino del podio a Pechino 2008, al momento la sua unica medaglia ai Giochi. Alla delusione per il singolare, si è poi aggiunta quella nel doppio misto. In coppia con la connazionale Nina Stojanovic, Djokovic è stato battuto nella semifinale dal duo russo composto da Elena Vesnina e Aslan Karatsev per 7-6 (4) 7-5. I due serbi affronteranno per il bronzo gli australiani Ashleigh Barty e John Peers. L’obiettivo Grande Slam resta comunque alla portata del serbo. Avrà modo di rifarsi. Quanto al sogno Golden Slam, discorso rimandato a Parigi. Anche se Djokovic avrà la bellezza di 37 anni. E anche i marziani, alla fine, si rivelano umani.

LaPresse

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